VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli di Sarri affronta il Torino nell’ambito della diciassettesima giornata del Campionato di Serie A: dopo lo 0-5 rifilato al Cagliari, il tecnico dei partenopei conferma il tridente offensivo composto da Insigne, Mertens e Callejon ed anche il centrocampo che ha affrontato i sardi (dunque Jorginho e Zielinski vengono preferiti a Diawara ed Allan); inoltre, Sarri schiera Chiriches (e dunque non Maksimovic) al centro della difesa per sostituire l’infortunato Koulibaly. Dall’altra parte, Mihajlovic si affida alle geometrie dell’ex azzurro Valdifiori in cabina di regia e all’ottimo stato di forma di Belotti, che nella stagione in corso si sta mettendo in mostra a livello realizzativo, ma non solo. Il tecnico serbo non manda in campo Iago Falque dal primo minuto e schiera Ljajic a supporto dell’attaccante del Palermo. Il Torino si presenta dunque al San Paolo con un 4-3-3 speculare che vede inizialmente Zappacosta esterno alto a destra.
LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli si dimostra piuttosto dinamico fin dai primi minuti di gioco, ma l’approccio iniziale della squadra di Mihajlovic non sembra presagire alla situazione che si paleserà al termine dei primi quarantacinque minuti: gli azzurri infatti sbloccano il match al 13’ con Mertens, che viene servito da Callejon in area di rigore e trova la conclusione vincente col destro, battendo Hart. Lo stesso Mertens, dopo pochi minuti, si procura un calcio di rigore per fallo di Barreca, che lo atterra in area: dal dischetto, il folletto belga non sbaglia, piazzando il pallone alla destra del portiere avversario. Il Torino non riesce a contenere le offensive degli azzurri ed il centrocampo non supporta in maniera adeguata la difesa in fase di copertura. Al 22’, Mertens cala il tris, mettendo dunque a segno la tripletta personale (la seconda consecutiva): il numero 14 azzurro ribadisce il pallone in rete dopo che Rossettini aveva intercettato la sfera sulla linea di porta proprio su una sua conclusione. Il Napoli si dimostra compatto e concentrato anche sul 3-0, impedendo ai granata di impensierire Reina e vanificando le rare ripartenze del Torino anche grazie al raddoppio sistematico sul portatore di palla avversario. Ad inizio ripresa, Mihajlovic manda subito in campo Lukic al posto del febbricitante Valdifiori. Al 56’, Iago Falque entra al posto di De Silvestri: l’esterno spagnolo va dunque a posizionarsi in attacco al posto di Zappacosta, che indietreggia nello scacchiere tattico di Mihajlovic. Al 58’, Belotti accorcia le distanze per il Torino: l’attaccante granata sfrutta un rimpallo fortunoso derivato dall’inserimento di Benassi in area di rigore (in questa situazione, Ghoulam e Chiriches non si rivelano propriamente impeccabili) per ricevere il pallone ed insaccare in rete. Al 67’, Maxi Lopez va a rilevare Baselli – in tal modo, Mihajlovic incrementa il peso offensivo della sua squadra, impostando un vero e proprio 4-2-4 –, mentre Sarri manda in campo Diawara al posto di Jorginho per rinforzare il centrocampo in fase di copertura. Passano pochi minuti e Chiriches cala il poker: su una ripartenza azzurra, il difensore rumeno si proietta in fase offensiva, inserendosi in area di rigore, e sfrutta al meglio un cross basso di Callejon per depositare il pallone in rete da distanza ravvicinata. Subito dopo, Sarri manda in campo Allan al posto di Zielinski. La partita è ricca di emozioni ed è caratterizzata da continui ribaltamenti di campo: al 76’, infatti, il Torino sigla il goal del 4-2 con Rossettini, che sfrutta un errore di Reina – il portiere spagnolo non blocca il pallone in uscita – e trova il tap-in vincente. All’80’, Mertens sigla il goal 5-2, trovando addirittura il quarto goal personale: l’ex calciatore del PSV si decentra in area di rigore e, col destro, trova uno splendido pallonetto che va ad insaccarsi alla destra di Hart; Sarri spende l’ultimo cambio a sua disposizione per sostituire Insigne con Giaccherini. All’83’, Doveri assegna un calcio di rigore a favore del Torino per fallo di Albiol su Rossettini: dagli undici metri, Iago Falque spiazza Reina e mette a segno il goal del 5-3 definitivo. Dopo un primo tempo a senso unico, il Napoli concede molto più spazio agli uomini di Mihajlovic, che nella ripresa schiera una formazione a trazione anteriore; nonostante ciò, gli azzurri conquistano una vittoria importante contro una squadra che sta disputando una buonissima stagione e che aveva tutte le intenzioni di rialzarsi dopo la disfatta del derby.
A cura di Mariano Menna
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