VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli affronta il Palermo di Diego Lopez (tecnico che succede a Corini sulla panchina rosanero) nell’ambito della ventiduesima giornata del Campionato di Serie A. Sarri ritrova Ghoulam – che ha concluso l’esperienza in Coppa d’Africa in seguito all’eliminazione della sua Algeria – sull’out di sinistra, schierandolo dal 1’, con Maksimovic che va ad affiancare Albiol al centro della difesa; a centrocampo, il tecnico toscano manda in campo Allan e Jorginho insieme a capitan Hamsik dopo il turnover attuato in Coppa Italia e conferma il tridente ‘leggero’ con Insigne e Callejon a supporto di Mertens falso nueve (Pavoletti, dunque, si accomoda in panchina). Diego Lopez imposta un 4-3-3 e si affida soprattutto all’estro di Quaison – che però potrebbe trasferirsi presto altrove – e alle qualità in fase realizzativa di Nestorovski. L’attaccante macedone agirà da punta centrale nel tridente completato dallo stesso Quaison e da Trajkovski, con Jajalo, Chochev ed Henrique che andranno a comporre il centrocampo rosanero.
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dai primi minuti di gioco, risulta evidente come il Palermo sia schieri con un 4-5-1 in fase di non possesso: gli esterni offensivi rosanero, in tale circostanza, arretrano per supportare il centrocampo e soltanto Nestorovski resta in posizione avanzata. Al 6’, i rosanero si portano in vantaggio con Nestorovski, che viene servito da Rispoli in area di rigore e, di testa, riesce a battere Reina; in occasione del goal, Hysaj non marca in maniera efficace l’attaccante macedone, consentendogli di staccare di testa. All’11’, Mertens riceve palla da Jorginho in area di rigore e va alla conclusione da posizione defilata, ma il pallone colpisce la traversa. A dispetto del risultato, il Napoli spinge costantemente nella metà campo avversaria, sfruttando le verticalizzazioni dei centrocampisti e le corsie laterali; il Palermo è costretto a difendersi –riuscendoci nel corso del primo tempo anche grazie alle parate di Posavec – e solo raramente riesce a ripartire in contropiede. Nella ripresa, il canovaccio della gara non cambia: i ragazzi di Sarri continuano a creare occasioni di goal e Posavec si trovare nuovamente pronto: al 54’, Zielinski va a rilevare Allan, mentre nel Palermo Aleesami sostituisce Trajkovski. Successivamente, Sarri manda in campo Pavoletti al posto di Jorginho per dare maggior peso offensivo alla propria squadra: il Napoli, a questo punto, si schiera con un 4-2-3-1 che vede Pavoletti prima punta. Al 66’, una ‘papera’ di Posavec – che aveva salvato il Palermo in numerose circostanze – consente al Napoli di strappare il pareggio grazie ad una conclusione (in verità non irresistibile) di Mertens. All’89’, il Palermo resta in dieci per l’espulsione di Goldaniga, che interviene a forbice su Mertens; Lopez manda in campo Sunjic al posto di Nestorovski per sopperire all’inferiorità numerica e dare manforte alla difesa. Il match termina con il Napoli che assedia (invano) l’area avversaria per cercare il goal del vantaggio, situazione che potrebbe sintetizzare buona parte della gara di questa sera; gara che vale dunque soltanto un punto al club partenopeo e non gli consente di agganciare la Roma a 47 punti.
A cura di Mariano Menna
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