VERSO LA GARA – In un San Paolo strapieno anche in pieno agosto, il Napoli di Sarri affronta il Nizza nell’ambito della gara d’andata del preliminare di Champions League: davanti al proprio pubblico, Sarri imposta il consueto 4-3-3 – che è ormai diventato un marchio di fabbrica – e schiera i suoi ‘titolarissimi’, con Albiol e Koulibaly centrali difensivi ed Hysaj e Ghoulam rispettivamente laterale destro e sinistro nella difesa a 4; a centrocampo, il tecnico toscano manda in campo dal 1’ Jorginho, Allan (unico calciatore in ballottaggio con Zielinski, che dunque si accomoda in panchina) e capitan Hamsik, mentre in attacco si affida al tridente leggero composto da Insigne, Mertens e Callejon. Gli ospiti si presentano a Fuorigrotta con un 5-4-1 a dir poco prudente che vede Seri e Koziello in mediana, con Saint-Maximin e Lees-Melou leggermente più avanzati a supporto dell’unica punta Plea.
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dall’inizio della gara, il Napoli si dimostra subito propositivo in fase offensiva, incitato dal proprio pubblico e forte delle proprie capacità tecniche; gli azzurri, d’altra parte, devono prestare molta attenzione alle ripartenze del Nizza, che prova a sfruttare la rapidità ed il dribbling dei suoi uomini offensivi in più occasioni. Tra gli ospiti, Saint-Maximin agisce da seconda punta a supporto di Plea in fase di possesso. Al 13’, Mertens porta in vantaggio il Napoli: il belga viene splendidamente servito da Insigne, brucia sul filo del fuorigioco i difensori rossoneri – in particolare Dante – e deposita il pallone in rete dopo aver anticipato Cardinale. I padroni di casa attuano un pressing alto sul portatore di palla avversario che costringe all’errore i calciatori del Nizza; in particolare, i rossoneri sbagliano numerosi passaggi in mezzo al campo e vanno spesso in affanno in fase difensiva. Nella ripresa, il Nizza è costretto ad una sterile circolazione di palla arretrata che non riesce ad tramutarsi in un’azione a causa della costante pressione azzurra. Il Napoli continua a spingere sull’acceleratore, ma non riesce a siglare il goal del raddoppio e allo stesso tempo presta il fianco all’ insidioso contropiede del Nizza. Al 59’, Sarri richiama Hamsik in panchina e schiera al suo posto Zielinski, mentre Favre sostituisce Sarr con Boscagli. Anche la fortuna non aiuta il Napoli: al 65’, Souquet prova ad anticipare gli attaccanti azzurri nella propria area di rigore, ma rischia di commettere un clamoroso autogol di testa, che gli viene negato soltanto dalla traversa. Al 69’, l’arbitro Marciniak assegna un calcio rigore al Napoli per atterramento in area di Mertens da parte di Jallet: dal dischetto, Jorginho spiazza Cardinale e sigla il goal del 2-0 per il Napoli; dopo il goal, Sarri sostituisce Mertens con Milik. Al 79’, l’arbitro espelle Koziello per un brutto intervento in scivolata ai danni di Zielinski; a causa di proteste reiterate, Plea – che era già stato ammonito – riceve la seconda ammonizione ed è costretto ad abbandonare il campo, lasciando i compagni addirittura in nove. Favre corre ai ripari e sostituisce Saint-Maximin con Walter, un centrocampista: il Nizza a questo punto si schiera senza punte, mentre Sarri sostituisce Allan con Rog (calciatore più offensivo rispetto al brasiliano). La gara termina col risultato di 2-0 per gli azzurrini, che paradossalmente possono rammaricarsi per le numerose occasioni sprecate – soprattutto dopo la doppia espulsione di Koziello e Plea: un passivo più pesante per gli ospiti infatti non sarebbe stato affatto sorprendente.
A cura di Mariano Menna
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