Il Napoli al Tardini saluta molto probabilmente la Champions League. Almeno per quello che riguarda l’accesso tramite i primi tre posti del campionato. Pareggio deludente a Parma e prestazione incolore, l’ennesima in trasferta in questo 2015. Gli azzurri buttano via un’altra possibilità di riagguantare un campionato che si conferma deludente. Meno di dieci minuti e il Napoli è subito sotto. Ennesimo goal subito da calcio da fermo, corner dalla destra del Parma, uscita incerta di Andujar, pallone che carambola sui piedi di Palladino che a porta vuota realizza la rete del vantaggio. Il goal subito non è però solo frutto di un episodio, il Napoli non reagisce e continua nella sua manovra compassata. Il Parma però tecnicamente è troppo inferiore e finisce per concedere occasioni al Napoli e gli attaccanti azzurri riescono a sfruttarle. La difesa degli emiliani regala ad Hamsik il pallone sulla trequarti, il capitano slovacco serve con precisione in area di rigore Gabbiadini che davanti a Mirante non sbaglia e trova il goal del pareggio. Pochi minuti però e il Napoli va di nuovo sotto, ancora una volta Andujar ci mette lo zampino. Punizione in seconda dai trenta metri per il Parma, Jorquera è libero di andare a calciare senza l’opposizione dei difensori azzurri che tardano ad uscire dalla barriera, la conclusione è forte ma non irresistibile, la traiettoria è insidiosa ma assolutamente alla portata di Andujar che però difetta nella lettura e si lascia trafiggere per la seconda volta. Il Napoli regala nuovamente un tempo agli avversari. Nella ripresa un cenno di reazione si vede, anche grazie ad un cambio di formazione. Benitez, come contro il Milan, arretra Hamsik sulla linea dei centrocampisti. Ne giova la manovra e il capitano slovacco, certamente tra le poche note positive della complicata serata del Tardini. Hamsik detta i tempi alla squadra e prova l’imbucata vincente con qualche progressione centrale, infrangendosi spesso contro Mirante in giornata di grazia. Il Napoli trova il pareggio con Mertens, agevolato ancora una volta da un errore difensivo degli emiliani , questa volta di Cassani che lascia troppo spazio al belga che libero di entrare in area di rigore trova il destro preciso a giro sul secondo palo. Il Napoli riesce a produrre altre occasioni ma lo sforzo finale non si traduce nella rete del vantaggio anche grazie ad un Mirante straordinario che si oppone a tutte le conclusioni degli attaccanti azzurri. Il Napoli pareggia con retrogusto di una sconfitta, film di una stagione fatta di occasioni sprecate. Ora testa a Kiev dove inevitabilmente ci si giocherà tutto ciò che resta. La Champions passa per il Dnipro. E’ l’ultima chance.
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