VERSO LA GARA – Al San Paolo di Napoli, gli azzurri di Sarri affrontano la Juventus nel big match della trentesima giornata del Campionato di Serie A che precede di tre giorni l’altra sfida di Coppa Italia tra Napoli e Juventus: Sarri è costretto a fare a meno dell’infortunato Reina e dunque schiera tra i pali Rafael, mentre schiera Strinic come terzino di sinistra al posto di Ghoulam per dare qualcosa in più alla difesa in fase di copertura; a centrocampo, il tecnico dei partenopei conferma Jorginho in cabina di regia ed Allan al fianco di capitan Hamsik e si affida al tridente ‘leggero’ composto da Callejon, Mertens ed Insigne. Dall’altra parte, Allegri imposta un 4-2-3-1 che vede Khedira e Marchisio in mediana, Mandzukic – che è stato recuperato, Pjanic e Lemina nel tridente alle spalle dell’ex azzurro Higuaìn, che agirà da prima punta.
LE CHIAVI DEL MATCH – Il match del San Paolo si rivela piacevole e ricco d’intensità fin dai primi minuti di gioco. Allegri che schiera Lemina e Mandzukic piuttosto larghi per cercare di scardinare la difesa partenopea tramite le sovrapposizioni, ma richiede ai due calciatori un dispendioso lavoro in fase difensiva, soprattutto quando è il Napoli ad essere in possesso di palla. Al 7’, Khedira si inserisce in area di rigore, chiudendo uno splendido triangolo con Pjanic, e batte Rafael col destro, portando gli ospiti in vantaggio. La Juventus si difende bene, in maniera ordinata e raddoppiando sistematicamente sul portatore di palla avversario: per i calciatori del Napoli, nonostante il possesso palla, risulta davvero difficile districarsi tra le maglie bianconere e la squadra di Sarri è spesso costretta a tornare indietro. Intorno alla mezz’ora il Napoli inizia comunque a proiettarsi con maggiore continuità nella metà campo della Juventus, ma quando gli azzurri giungono dinnanzi all’area di rigore bianconera, non riescono a finalizzare le proprie occasioni (vanno in tal senso menzionate alcune conclusioni dal limite dell’area di Hamsik, Mertens ed Insigne, che non trovano lo specchio della porta o vengono intercettate senza problemi da Buffon). Nella ripresa, il Napoli continua a mostrare la propria supremazia in termini di possesso palla, mentre la Juventus in fase di non possesso si presenta col baricentro piuttosto basso. Al 60’, il Napoli mette a segno il goal dell’1-1 con Hamsik, che viene servito in area di rigore da Mertens e batte Buffon con una potente conclusione di destro. Dopo il goal del Napoli, Allegri sostituisce Lemina con Cuadrado, incentivando dunque l’imprevedibilità ed il potenziale offensivo della sua squadra. Al 64’, Mertens va vicinissimo al goal del vantaggio azzurro: su un retropassaggio avventato di Asamoah verso Buffon, il belga va in pressing sul portiere, ma il rimpallo non lo favorisce e, in seconda battuta, la conclusione dello stesso Mertens da posizione defilata va ad impattare sul palo esterno. Al 68’, Zielinski va a rilevare Allan a centrocampo e, dopo pochi minuti, Sarri sostituisce anche capitan Hamsik e Strinic con Rog e Ghoulam, spendendo tutti i cambi a sua disposizione; all’80’, Allegri manda in campo Dybala – fino ad allora, grande escluso del match – al posto di Marchisio. Il Napoli continua a spingere sull’acceleratore per cercare il goal del vantaggio, ma i bianconeri riescono a reggere la pressione degli uomini di sarri; All’86’, Rincon va a sostituire Pjanic per fornire freschezza e maggiore quantità al centrocampo della Juventus. La gara termina dunque col risultato di 1-1 che probabilmente accontenta più la Juventus, soprattutto per quanto fatto vedere in campo dal Napoli: i bianconeri, infatti, restano a +6 sulla Roma, mentre il Napoli, a causa della vittoria della stessa Roma, resta a -4 dal secondo posto in classifica.
A cura di Mariano Menna
