VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli di Sarri affronta la Dinamo Kiev nella quinta partita del girone B di Champions League: il tecnico azzurro può finalmente contare su Albiol dal primo minuto in difesa (Maksimovic va dunque in tribuna) e manda in campo Zielinski e Diawara dal 1’, concedendo un turno di riposo ad Allan e lasciando Jorginho in panchina; in attacco, Sarri si affida nuovamente a Mertens nel ruolo di ‘falso nueve’ al centro del tridente offensivo che viene così completato da Insigne e dall’insostituibile Callejon. Dall’altro lato, Rebrov non schiera dal primo minuto Moraes e si affida soprattutto all’estro di Yarmolenko e alla fisicità del classe ’96 Besyedin, che agirà da terminale offensivo nel 4-1-4-1 disegnato dallo stesso tecnico ucraino.
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dai primi minuti di gioco, il Napoli non sfrutta il possesso palla, come suo solito, ed è portato a verticalizzare sovente dopo aver recuperato il pallone, ma senza impensierire Rudko e consentendo talvolta alla Dinamo Kiev – che non pare affatto rinunciataria – di ripartire. La formazione ucraina si dispone in campo corta e con un baricentro piuttosto alto. Col passare del tempo, la gara si rivela poco spettacolare, con la difesa della Dinamo Kiev che tiene botta dinnanzi alle offensive del Napoli, che pare comunque poco incisivo. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Al 60’, Rebrov manda in campo Gonzalez al posto di Tsygankov, mentre Orihovsky va a rilevare Sydorcuk. Sarri non pare soddisfatto del lavoro svolto dal proprio reparto offensivo e decide di sostituire Insigne con Gabbiadini: l’attaccante bergamasco va così a posizionarsi al centro dell’attacco, con Mertens che prende il posto di Insigne sull’out di sinistra; successivamente, Allan va a sostituire Zielinski e, nella Dinamo Kiev, Besyedin lascia posto a Moraes. Il match prosegue con lo stesso canovaccio che si era evidenziato nel primo tempo: i ritmi sono piuttosto bassi e le due squadre danno raramente vita ad azioni pericolose.All’85’, Mertens viene richiamato in panchina e al suo posto entra Giaccherini. La gara termina col risultato di 0-0: nell’ambito di una partita poco piacevole e povera di dinamismo, il Napoli si dimostra padrone del campo per larghi tratti, ma non riesce ad incidere sul match e, in generale, appare poco brillante.
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