Il Napoli si presenta al Manuzzi con lo stesso undici di Doha fatta eccezione per Britos, in campo al posto di Ghoulam impegnato in Coppa d’Africa. Benitez preferisce ancora una volta De Guzman a Mertens; l’olandese può essere più utile del belga in fase di costruzione del gioco, specie quando in mezzo al campo si hanno due portatori d’acqua come Gargano e David Lopez.
Gli azzurri soffrono per i primi dieci minuti l’intensità dei padroni di casa, ma appena c’è la possibilità di distendersi sugli esterni la squadra di Benitez fa male. Sul binario di destra il Napoli fa male, Maggio e Callejón mettono in difficoltà i romagnoli con i loro affondi. Bene anche Hamsik; l’aria di Doha sembra aver restituito al Napoli il vero Marek apparso in palla sin dal fischio d’inizio. Nell’azione del gol di Callejón la presenza dello slovacco è marginale; lo spagnolo insacca con l’esterno destro il pallone raccolto al centro dell’area di rigore. Nell’azione dello 0-2 l’apporto di Hamsik è importante; dal destro del capitano azzurro parte la verticalizzazione che pesca Higuaín, bravissimo a scattare sul filo del fuorigioco, a saltare Leali e poi a insaccare il gol del raddoppio.
Nella ripresa Di Carlo toglie Lucchini ed inserisce Rodriguez, il Cesena passa dal 3-5-1-1 ad un più propositivo 4-3-1-2. I romagnoli provano a reagire ma il Napoli attende e riparte con equilibrio. La rete dello 0-3 nasce proprio da una ripartenza veloce degli azzurri; questa volta il Pipita ricambia il favore al suo capitano servendogli, con un delizioso tocco d’esterno, un pallone che chiede solo di essere insaccato. La terza segnatura azzurra abbatte definitivamente i padroni di casa che devono vedere ancora segnare il Napoli: Higuaín realizza la doppietta personale copia-incollando un gol molto simile a quello segnato al San Paolo contro l’Athletic Bilbao in quel maledetto preliminare di Champions. Al 75esimo, però, arriva il gol della bandiera del Cesena. Brienza insacca con una bella conclusione al volo su schema da calcio di punizione. Retroguardia azzurra beffata dal brevilineo attaccante romagnolo che beffa la linea difensiva azzurra. Benitez utilizza l’ultimo scorcio di match per amministrare le forze in vista della Juve. Dopo il cambio Mertens – De Guzman, Rafa inserisce prima Jorginho e poi Radosevic, schierato per un breve lasso di tampo a destra al posto di Callejón.
Il Napoli esce dal Manuzzi con tre punti importanti in chiave terzo posto. Prestazione determinata degli azzurri che brillano soprattutto in avanti confermando quanto spesso sostenuto da Benitez che cerca l’equilibrio di squadra nelle prestazioni degli attaccanti.
Servizio a cura di Luigi De Magistris
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