Ancora rinviato l’appuntamento con la vittoria per il Napoli targato Sarri. Gli azzurri non vanno oltre il pari in quel di Empoli dove però riescono per ben 2 volte a recuperare lo svantaggio. Quest’oggi Sarri ha preferito schierare accanto ad Higuain, nel consueto 4-3-2-1, Gabbiadini, lasciando in panca sia Callejon che Mertens.
Fondamentale per questo Napoli, l’inventiva e la fantasia di Lorenzo Insigne, l’unico in grado di creare vere occasioni da rete per sè e per i compagni. Oggi ha marcato il tabellino con una splendida realizzazione su assistenza di Gabbiadini e si è reso protagonista di varie giocate. Così come può e deve essere una soluzione lì davanti lo stesso Gabbiadini che oggi ha servito gli assist ai compagni per le due realizzazioni. Da rivedere ancora una volta la difesa, con Maggio ed Hysaj in continuo affanno. Il terzino ex Sampdoria in occasione del gol di Saponara non segue la linea permettendo al fantasista empolese di involarsi indisturbato verso Reina e batterlo. L’albanese soffre il dover giocare in un ruolo non suo. Il Napoli in rosa ha sia Ghoulam che Strinic, perchè continuare con lui sulla sinistra?
Poca personalità nei singoli azzurri col centrocampo che stenta a filtrare gli attacchi empolesi con Valdifiori in continua difficoltà costretto addirittura a lasciare il campo dopo solo un’ora di gioco per crampi. Hamsik oggi assente non giustificato. Non crea e non distrugge, corre per il campo in cerca della sua posizione che a tutti sembra chiara ma forse non a lui. Allan a sprazzi ma che ha il merito di trovare il gol del definitivo 2-2. L’ingresso nella ripresa di Jorginho, e il calare del ritmo dell’Empoli ha permesso al Napoli di schiacciare gli avversari nella propria metà campo rendendosi però pericolosi solo nel finale e dopo essere passati al 4-3-3 con l’ingresso in campo prima di Mertens, poi di Callejon. Il Napoli visto con la Sampdoria prima della sosta impressionò per i primi 50 minuti di gioco, quello di oggi invece ha convinto nella ripresa. Bisogna ripartire proprio dai secondi 45 minuti del ”Castellani”. Con un solo unico obiettivo: la vittoria.
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