VERSO LA GARA – Il Napoli di Sarri sfida l’Inter al Meazza nell’ambito della trentaquattresima giornata del Campionato di Serie A, in seguito alla sconfitta della Roma del derby. Gli azzurri si presentano a San Siro con una formazione per certi versi rimaneggiata che vede il ritorno di Ghoulam sulla fascia sinistra e l’inserimento dal primo minuto di Zielinski e Diawara a centrocampo ad affiancare capitan Hamsik (Sarri lascia dunque in panchina Allan e Jorginho). In attacco, il tecnico dei partenopei conferma il tridente leggero, con Mertens che agirà da punta centrale e verrà supportato da Callejon ed Insigne. Nell’Inter, Pioli deve fare i conti con l’assenza di Miranda e di Perisic, che verranno sostituiti rispettivamente da Murillo e da Eder nel 4-2-3-1 disegnato dall’ex tecnico della Lazio. A centrocampo, Brozovic – e dunque non Kondogbia – affianca Gagliardini, mentre completano il terzetto di trequartisti Joao Mario e Candreva, a supporto di Icardi unica punta.
LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli si dimostra molto propositivo fin dai primi minuti di gara, proiettandosi nella metà campo avversaria e facendo valere le proprie qualità nella circolazione di palla; l’Inter è costretta a giocare soprattutto in ripartenza, ma non si rende mai pericolosa in maniera concreta, mentre gli azzurri entrano più volte nell’area di rigore avversaria e scheggiano anche il palo con Mertens, che al 35’ viene servito sulla corsa in modo delizioso da Zielinski e che non trova il goal per pochissimo. Goal che viene comunque siglato dagli azzurri al 43’ con Callejon, che sblocca il match: l’attaccante spagnolo sfrutta un disimpegno errato di Nagatomo – che era riuscito nella diagonale per poi svirgolare nell’intervento – e deposita il pallone in rete da posizione ravvicinata. Nella ripresa, l’Inter torna in campo con maggiore decisione ed ovviamente più sbilanciata per cercare il goal del pareggio, spingendo molto in fase offensiva, ma concedendo allo stesso tempo più spazio agli azzurri. Al 60’, Pioli decide di scoprirsi ulteriormente, sostituendo Joao Mario con Perisic; nel Napoli, Rog va a rilevare Zielinski. Il Napoli rialza il proprio baricentro soprattutto grazie ad Insigne, che si dimostra marcia in più dei partenopei: il talento di Frattamaggiore aiuta molto i compagni in fase difensiva, guida spesso la ripartenza del Napoli e, rientrando sul destro, tenta il tiro o mette la palla in mezzo all’area, cercando i compagni. Al 72, Sarri sostituisce Hamsik con Allan, mentre nell’Inter Banega va a rilevare Eder. La difesa dell’Inter, col passare dei minuti, cala dal punto di vista della concentrazione – anche a causa dello stato di forma non esaltante di Murillo – e concede il fianco alle incursioni degli azzurri (in particolare alle accelerazioni di Mertens). A tal proposito, Pioli è costretto a spendere l’ultimo cambio a sua disposizione per sostituire l’acciaccato Murillo con Andreolli; nel Napoli, invece, Milik consente a Mertens di rifiatare a dieci minuti dalla fine della gara. Nonostante la pressione dei nerazzurri nel finale, infatti, il Napoli riesce a conquistare in trasferta a Milano tre punti preziosissimi, accorciando così sulla Roma e preparandosi ad un finale di campionato tutto proteso verso il secondo posto che varrebbe la qualificazione diretta alla prossima Champions League.
A cura di Mariano Menna
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