Napoli e Genoa si affrontano a viso aperto nel Monday night match della prima giornata di ritorno. Partono benissimo i padroni di casa. Gli azzurri scendono in campo concentrati, pressano alti il Genoa e fanno circolare molto rapidamente il pallone. Su una repentina ripartenza partenopea arriva la rete del vantaggio realizzata da Higuain, anche se il Pipita è in posizione di off side al momento della conclusione di Callejon respinta malamente da Perin. La rete spacca subito il match, il Genoa cerca il pareggio e si sbilancia lasciando spazi invitanti al Napoli che non capitalizza due grandi occasioni con De Guzman. L’olandese è l’elemento più in ombra dell’attacco azzurro, si fa trovare poco lucido una prima volta quando prova la conclusione personale pur avendo lo spazio ed il tempo per servire il meglio piazzato Callejon ed in un secondo episodio quando, a tu per tu con Perin, cerca il gol con un pallonetto che finisce alto sulla traversa. Quest’ultima azione parte da una finezza in mezzo al campo di Gonzalo Higuain, l’argentino è in giornata e contagia i suoi comoagni con la sua voglia e la sua grinta. Buon primo tempo anche di Hamsik che illumina la manovra azzurra con qualche guizzo importante, ma si fa trovare poco lucido quando c’è da concludere a rete non riuscendo a capitalizzare un buon assist del solito Pipita. Il Genoa, però, non sta a guardare. Gli ospiti si rendono pericolosi con la velocità e l’imprevedibilità del suo tridente e con qualche giocata interessante di Perotti e di Falque; un po’ più in ombra il greco Fetfatzidis che non trova i movimenti da finto centravanti che gli chiede Gasperini. In mezzo al campo, bene David Lopez per gran parte del match, meno Inler. Lo svizzero, dopo una buona partenza, perde di ritmo e d’intensità nell’avanzare della gara. Il Napoli parte forte anche nella ripresa, ma si continua a sprecare troppo. De Guzman ha il tempo di sciupare un’altra grande occasione; l’olandese si vede negare la gioia del gol da un Burdisso provvidenziale che salva il Genoa proprio sulla linea di porta. Gli ospiti, però, non si arrendono ed al 56esimo trovano il pareggio con Iago Falque. Lo spagnolo scambia con Bertolacci nello stretto e, complice la scarsa reattività di Inler e di Albiol, può calciare indisturbato dal limite dell’area di rigore e trafiggere Rafael. Il centrocampo azzurro si lascia sorprendere nel frangente dal movimento tra le linee dei due giocatori rossoblù. Gli ospiti prendono alle spalle i due mediani azzurri che, specie nella ripresa, non riescono a trovare le giusta distanze con il resto della squadra; si avverte l’assenza di Gargano e, soprattutto, del suo dinamismo e della sua capacità di fare le due fasi. Benitez corre ai ripari e toglie De Guzman per inserire Gabbiadini. Continua l’inserimento dell’ex attaccante doriano nello scacchiere azzurro. Il neo giocatore del Napoli si vede poco, ma dal suo sinistro parte il cross che dà il la all’azione che porta al discutibile rigore assegnato da Calvarese agli azzurri. Higuain non sbaglia e la sua rete numero 12 in campionato regala a Benitez tre punti preziosi. Napoli, dunque, favorito dalle indecisioni arbitrali ma anche sprecone; gli azzurri non realizzano nemmeno una delle cinque palle gol nitide che avrebbero potuto rendere la sfida più agevole e fatto passare in secondo piano i pasticci arbitrali. Nonostante l’ottima gara di Higuain, Hamsik e la crescita di Callejon, la squadra di Benitez ha sofferto ogni volta che il Genoa è riuscito a trovare spazi tra le linee evidenziano ancora una volta i limiti in mediana del Napoli.
A cura di Luigi De Magistris
