75 minuti di ottimo Napoli non bastano per portare a casa i 3 punti ed avvicinarsi ulteriormente alla Roma. Gli azzurri in meno di un quarto d’ora dilapidano un vantaggio meritato dopo aver condotto la gara nel gioco e nelle occasioni da goal. La scelta appare da subito chiara, il Napoli lascia il palleggio ai nerazzurri per colpire in contropiede, mossa che si rivelerà inizialmente azzeccata. La manovra dell’Inter è lenta e poco incisiva, favorendo così le ripartenze degli azzurri (oggi e non solo in maglia Jeans) che sprecano l’impossibile nella prima frazione di gara con Hamsik, Higuaìn e Mertens. Il belga è in palla e crea spesso superiorità numerica sugli esterni saltando Santon che lo soffre particolarmente, dopo un inizio timido anche il capitano slovacco sale sugli scudi e divenendo un fastidio continuo tra le linee dei nerazzurri. Al Napoli nel primo tempo manca solo la precisione che arriverà nella ripresa. Nell’occasione del vantaggio bravo Hamsik ad attaccare il primo palo e di testa a raccogliere il cross perfetto di Henrique, difesa nerazzurra troppo passiva in occasione del vantaggio azzurro. Sull’azione del raddoppio solito pressing alto del Napoli, chiave tattica del match fino a questo momento, palla recuperata sulla trequarti avversaria, Hamsik serve al centro Higuaìn che sfrutta lo scivolone di Juan per trovarsi a tu per tu con Handanovic beffandolo con un tiro a giro di destro chirurgico. Dal raddoppio cambia totalmente il match del Napoli, la squadra molla la presa e arretra il proprio baricentro, l’Inter prende fiducia e trova in successione le reti del 2 a 1 e del 2 a 2. Discutibile la scelta di Benitez di togliere Hamsik ed inserire Gabbiadini, l’ex doriano ha caratteristiche prettamente più offensive e non va certamente in soccorso del centrocampo in grande difficoltà. Il goal di Palacio nasce da un affondo di Santon dalla fascia sinistra, tra i peggiori nel primo tempo ma nettamente in ripresa nella seconda frazione, ne nasce una mischia in area che porta al goal del trenza. L’azione del rigore del pareggio evidenzia i soliti problemi nella fase centrale del campo del Napoli, la triangolazione al limite dell’area porta all’infilata di Guarin per Palacio fermato fallosamente da Henrique. Un vero peccato perchè 15 minuti sciagurati divengono una macchia indelebile in un’ottima prestazione che aveva riportato alla ribalta Inler e Mertens, due calciatori in difficoltà nella prima metà di stagione e nettamente tra i migliori nella sfida di oggi, il belga per la sua ritrovata vena nell’uno contro uno, il capitano della svizzera invece in formato Udinese, lotta e accorcia a centrocampo e da il la alle azioni offensive del Napoli giocando sempre o quasi di prima e dando ordine con intelligenza a tutta la squadra.
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