Il Napoli torna da Bratislava con tre punti in tasca, la vetta in solitario del girone d’Europa League ed un Marek Hamsik in più. La sfida con lo Slovan Bratislava non regala particolari novità se non qualche ulteriore passo in avanti del capitano azzurro nel lento e, tanto discusso, inserimento nel 4-2-3-1 di Rafa Benitez. Contro un avversario piuttosto modesto, il Napoli non offre una prestazione particolarmente esaltante dal punto di vista del gioco ma conferma l’atteggiamento prudente visto a Reggio Emilia per uscire da questo complicato avvio di stagione. I problemi sono sempre gli stessi, la fase di possesso palla stenta a decollare e la lentezza con la quale gli azzurri fanno girare il pallone è piuttosto evidente, così come risulta chiaro che manca qualità in mediana. Con i padroni di casa arroccati in difesa e molto diligenti nel pressare Inler e David Lopez, sono i centrali di difesa a dover impostare l’azione: non è un caso, infatti, che il vantaggio azzurro nasca da un preciso lancio di Koulibaly per Hamsik che approfitta della dormita del portiere e dell’ultimo difensore per insaccare di testa la rete dello 0-1. Una volta sbloccato il match il Napoli prova a gestire il risultato senza sbilanciarsi, Benitez non vuole correre rischi e non ordina l’assalto all’arma bianca per trovare la rete del raddoppio. Il tecnico dello Slovan prova a cambiare l’andamento della partita inserendo, nell’intervallo, Milinkovic al posto di Grendel. I padroni di casa prendono coraggio e con una gestione del pallone più coraggiosa provano ad impensierire gli azzurri. Al 57’ un errore di Ghoulam in fase difensiva per poco non costa caro al Napoli; il terzino algerino non segue il taglio di Milinkovic che, tutto solo in area di rigore, colpisce di testa da posizione favorevole. Per fortuna la conclusione dello slovacco termina al lato, ma il campanello d’allarme suona e Benitez getta nella mischia prima Callejón, poi Higuaín per chiudere definitivamente la pratica Slovan. La mossa del tecnico madrileno si rivela azzeccata dato che il Pipita, ad appena 24’’ dal suo ingresso in campo, insacca di testa un delizioso assist di Marek Hamsik per il definitivo 0-2. Il Napoli, infine, trema su un calcio di punizione del solito Milinkovic che colpisce la traversa a Rafael battuto. Buona la prestazione di Maggio e dei due centrali di difesa, qualche sbavatura di troppo, invece, da parte di Ghoulam che continua ad apparire in ritardo di condizione e che non sembra particolarmente attento quando c’è da difendere o da fare la diagonale difensiva: l’algerino è un giocatore che va recuperato, fa molta fatica in questo inizio di stagione e forse adesso è un po’ più chiaro a tutti il motivo per il quale Benitez, più volte, gli preferisce Britos. Il Napoli infila la seconda vittoria consecutiva, per di più ancora senza subire reti. Continua il lavoro di Rafa Benitez sul suo Napoli 2.0 che bada più alla sostanza che al bel gioco; il tecnico spagnolo ha compreso la difficoltà del momento ed è evidente il cambiamento di atteggiamento della squadra che affronta le partite in maniera più accorta per portare a casa punti e risultati, per il bel gioco ci sarà tempo.
a cura di Luigi De Magistris
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