Che dire! Benitez e il Napoli (quasi) perfetti in una notte magica, da ricordare, forse la migliore da una prospettiva europea in epoca moderna, perché ottenuta in trasferta, ribaltando i pronostici della vigilia, contro una squadra praticamente imbattibile tra le mura amiche e seconda solo al carrarmato Bayern che ha da tempo ammazzato la Bundesliga. Il Napoli c’è, eccome se c’è. 4-2-3-1 contro 4-2-3-1. Tradisce, forse, l’emozione dei primi dieci minuti dove il Wolfsburg sembra più convinto, spinto anche dai 22mila della Volkswagen Arena. Ci pensa Higuaìn a tingere d’azzurro le verdi bandiere tedesche, assist perfetto di Mertens per il Pipita, partito sul filo del fuorigioco, controllo (di braccio, a dover di cronaca) e rete del vantaggio siglata senza colpo ferire. Il Napoli si sblocca, si scioglie, le gambe girano e la testa pure, c’è convinzione negli uomini di Benitez di poter scrivere una pagina indimenticabile nei viaggi europei azzurri. L’interpretazione tattica di Benitez è perfetta, pallino lasciato ai tedeschi, squadra corta e compatta, raddoppi continui sugli esterni del Wolfsburg e contropiedi sviluppati in gran rapidità per metter in evidenza le lacune difensive dei padroni di casa. Funziona l’asse Hamsik-Higuaìn, con i giri giusti, lo slovacco attacca la spazio quando il Pipita si abbassa tra le linee a giocar la palla, è il racconto del 2 a 0. Assist perfetto del centravanti argentino per il capitano che senza pensarci due volte apre il piattone destro di prima intenzione e batte Benaglio. Raddoppio azzurro dopo soli 23′. Il Wolfsburg è annichilito, sorpreso, dalla veemenza azzurra che inonda la Volkswagen Arena con manovre travolgenti. Il Napoli è trasformato, nel corpo e nella testa. Non c’è un singolo centimetro di campo lasciato libero ai tedeschi. Luiz Gustavo e Guilavogui sono in balia del pressing degli uomini di Benitez che hanno più di una possibilità per aumentare il passivo. Al 65′ il Napoli conquista palla sulla trequarti avversaria, Callejon si invola sulla fascia e serve con i tempi giusti Hamsik che realizza la rete del 3 a 0. Doppietta del capitano e qualificazione ampiamente ipotecata. C’è il tempo anche per il poker. Benitez intanto cambia, fuori Mertens per Insigne e Hamsik per Gabbiadini, Italia sempre più indigesta ai tedeschi, classica azione di Lorenzo che dalla sinistra converge al centro sul destro, palla tagliata con i tempi giusti per l’inserimento dell’ex Sampdoria che di testa supera Benaglio. 4 a 0 senza storia. Napoli incontenibile e vicino anche al pokerissimo, con Insigne prima e con Gabbiadini poi, con un sinistro che fa tremare la traversa. All’80’ Bendtner realizza il goal della bandiera, Perisic sfonda sulla sinistra, unica sbavatura della retroguardia azzurra che concede il raddoppio con tempi sbagliati all’esterno croato lasciando libero in area l’attaccante danese ex Juventus che spinge in rete l’assist dell’obiettivo di mercato del Napoli della sessione di gennaio. Amara consolazione per Hecking. Nei minuti finali c’è spazio anche per Henrique che rileva uno stremato Higuaìn, 4-1-4-1 per Benitez con Inler davanti la difesa e Henrique e David Lopez ai lati per coprirsi dai disperati tentativi dei biancoverdi di dare un senso alla sfida di ritorno. Il Napoli asfalta il Wolfsburg e prenota una suite con vista ai sorteggi delle prossime semifinali.
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