Il Napoli batte lo Young Boys, riscatta la sconfitta di Berna e si porta in vantaggio sugli svizzeri nella classifica del girone e nella differenza reti negli scontri diretti. Azzurri in pieno controllo e dominio del match nonostante gli otto cambi di formazione voluti dal tecnico Benitez. Sin dal fischio d’inizio va in campo un Napoli applicato e concentrato, la squadra commette pochi errori e gioca con la giusta intensità ponendosi, così, sulla scia delle ultime prestazioni. Inler e Gargano fanno bene in mezzo al campo garantendo protezione alla difesa ed una circolazione di palla abbastanza veloce tanto da poter consentire la giusta fluidità alla manovra. Insigne e Mertens, ieri assieme in campo, fanno il bello ed il cattivo tempo sugli esterni mettendo a ferro e a fuoco la difesa elvetica con la loro classe e con la loro rapidità. Altra grande prova di Lorenzo che è una vera spina nel fianco per gli avversari con le sue serpentine ed i suoi movimenti a convergere dalla sinistra verso il centro: se il gol non arriva è solo per questione di centimetri o per qualche ottimo intervento del portiere svizzero. Bene De Guzman, grande protagonista del match per la tripletta realizzata ma non solo. L’olandese è parso molto più a suo agio nella posizione di trequartista alle spalle della punta piuttosto che in quella di esterno offensivo di destra in cui Benitez l’aveva schierato nelle sue due ultime apparizioni. L’ex Swansea, soprattutto nella ripresa, ha dimostrato di poter essere utile sia negli inserimenti offensivi sia nel dare una mano ai mediani quando c’è da costruire gioco; un’ottima notizia per il Napoli che potrebbe aver trovato una buona soluzione per il ruolo di vice Hamsik, soprattutto se si considerano le difficoltà fisiche e non solo che sta vivendo Michu. Non benissimo Zapata. Il colombiano gioca un po’ più in scioltezza dopo l’assist a De Guzman in occasione del 2-0, ma fino a quel momento l’ex Estudiantes ha fatto poco e commesso diversi errori dal punto di vista tecnico. Prova attenta della retroguardia azzurra guidata da un Koulibaly galvanizzato dalle ultime prestazioni e con un Mesto che, seppure non ancora in condizioni ottimali, si disimpegna bene sia nella fase difensiva che in quella di spinta.
Vince e convince, dunque, anche il Napoli di Europa League. Evidente il lavoro tattico e psicologico di Rafa Benitez che ieri ha spronato i suoi per tutti i 96’ minuti di gioco spingendoli a non accontentarsi né dell’1-0 né del 2-0. Bene così, è in questo modo che si costruisce una mentalità vincente e il tecnico madrileno lo sa bene. La serie di risultati positivi e di buone prestazioni comincia ad allungarsi ed a fare la differenza, serve la giusta continuità per inanellare un filotto importante ed è per questo che Benitez pensa già alla prossima sfida di campionato contro la Fiorentina al Franchi.
a cura di Luigi De Magistris
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