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Cronaca di un film già visto. Un errore difensivo condanna il Napoli in una serata stregata

La topica di Albiol costa cara agli azzurri, la mala sorta poi fa il resto. Non sempre è possibile segnare sei reti

Il Napoli visto a Bergamo da un lato conferma i progressi visti nel match contro il Verona, dall’altro continua a mostrare limiti e lacune difensive che continuano a punire ed a far perdere punti per strada agli azzurri. La squadra scesa in campo al Comunale è concentrata e propositiva per i primi 40’. Gli azzurri attaccano e controllano il match per largi tratti trainati da un Hamsik in giornata ed in crescita, soprattutto da un punto di vista psicologico, e da un Mertens sempre pungente e pericoloso con il pallone tra i piedi. Proprio dai piedi del capitano azzurro arriva la prima conclusione pericolosa verso la porta orobica, ma il diagonale mancino dello slovacco viene prontamente respinto in corner dall’attento Sportiello, colui che si rivelerà il man of the match. I padroni di casa faticano a resistere al pressing azzurro, i ragazzi di Colantuono restano con il baricentro bassissimo per tutto il primo tempo lasciando Denis da solo per tutta la frazione. Il Napoli è in controllo ed il gol sembra poter arrivare da un momento all’altro ma manca l’ultimo passaggio, il guizzo decisivo negli ultimi metri. Positiva e propositiva la prestazione di Hamsik che svaria su tutta la trequarti atalantina muovendosi benissimo tra le linee e sfuggendo sistematicamente alla guardia di Migliaccio e Cigarini. Nella ripresa l’Atalanta scende in campo con piglio diverso; i nerazzurri pressano più alti ed in maniera più asfissiante, non a caso il giropalla azzurro perde di fluidità e rapidità. Il vantaggio orobico realizzato da Denis al 55’ non è altro che un film già visto. Tutto parte da un contrasto perso da Hamsik sulla trequarti con Cigarini che recupera palla e lancia Denis. L’ex azzurro è bravo ad aprire il gioco di prima sulla destra dove c’è Raimondi che conquista il fondo e crossa al centro dove, solo contro tre difensori azzurri, el Tanque può colpire indisturbato e trafiggere Rafael per l’inatteso quanto immeritato vantaggio nerazzurro. Evidente l’errore in copertura di Albiol che si lascia attirare e scavalcare dal pallone. L’ex centrale di Real e Valencia perde di vista l’uomo lasciandolo libero i colpire. Non è la prima volta che il Napoli subisce gol in circostanze simili, su quest’aspetto Benitez deve lavorare ossessivamente. L’1-0 Atalanta tramortisce non poco gli azzurri che perdono di lucidità. Al 62’ Callejón fallisce una clamorosa occasione a 30 cm dalla linea di porta spedendo clamorosamente alle stelle il cross rasoterra di Ghoulam autore, nella circostanza, di un guizzo pregevole. Prestazione opaca da parte dello spagnolo che anche nel primo tempo aveva preso una decisione sbagliata optando per la conclusione personale piuttosto che servire Higuaín che si era liberato sul secondo palo. Benitez, ad ogni modo, lo tiene in campo togliendo, al minuto 65, Hamsik ed inserendo Lorenzo Insigne. Il talento di Frattamaggiore prima sfiora il gol con un mezzo esterno che termina di un soffio al lato dalla porta difesa da Sportiello, poi pesca Higuaín in occasione della rete dell’1-1. Il Napoli potrebbe anche portare a casa i tre punti, ma il Pipita fallisce il penalty assegnato in pieno recupero lasciandosi ipnotizzare dal portiere bergamasco che salva i suoi e condanna gli azzurri al pari.
Benitez deve fare di tutto affinché errori difensivi come questi non si vedano più; sono sempre le stesse le disattenzioni a far sì che i partenopei soffrano ogni volta che vengono attaccati. Non è un caso se nelle ultime due gare gli azzurri hanno subito tre reti pur avendo concesso poco agli avversari: non sempre si riescono segnare sei gol e celare, così, errori difensivi tanto evidenti quanto evitabili.

A cura di Luigi De Magistris

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