VERSO LA GARA – Allo stadio Renato Dall’Ara, il Napoli di Sarri affronta il Bologna nell’ambito della terza giornata del Campionato di Serie A: dopo la sosta per le Nazionali, il tecnico azzurro conferma i suoi titolarissimi ad esclusione di Albiol, che viene sostituito da Chiriches al centro della difesa. Sarri schiera inoltre Hamsik a centrocampo con Jorginho (che ha recupero dall’infortunio) ed Allan, e si affida a Mertens al centro del tridente completato da Insigne e Callejon. Dall’altra parte, Donadoni imposta un 4-2-3-1 che vede Poli e Pulgar in mediana, con Di Francesco, Palacio (all’esordio dal 1’ con la maglia del Bologna) e Verdi nel tridente di trequartisti alle spalle dell’unica punta Destro.
LE CHIAVI DEL MATCH – Bologna propositivo nei primi minuti di gioco, si riversa nella metà campo del Napoli e prova a innescare la rapidità dei propri uomini offensivi, che provano l’uno contro uno con i difensori azzurri. I rossoblù si presentano col baricentro molto alto in fase di possesso palla, ma questa scelta potrebe ovviamente rilevarsi una lama a doppio taglio per gli uomini di Donadoni nel caso in cui il Napoli dovesse ripartire: l’ammonizione rimediata da Helander al 3’ minuto per aver fermato in maniera scorretta una ripartenza repentina di Mertens è eloquente, in tal senso. Il Bologna, col pressing e il raddoppio sistematico, impedisce al Napoli di costruire azioni e di rendersi pericoloso; in particolare, va dato merito al lavoro svolto da Palacio, che in fase di non possesso marca Jorginho per impedire al regista italo-brasiliano di dare avvio alla manovra del Napoli. Allo stesso modo, Donadoni ha affidato a Di Francesco il compito di raddoppiare sulla fascia destra per limitare Ghoulam e soprattutto Insigne, potenziale regista avanzato del Napoli. Sul finire del primo tempo, Donadoni prova ad invertire di posizione Verdi e Di Francesco. Ad inizio ripresa, il canovaccio della gara non sembra essere cambiato: al 61’, Sarri manda in campo Zielinski al posto di Hamsik opaco per l’ennesima volta in questo inizio di campionato. Al 66’, un inaspettato lampo degli azzurra: il Napoli, infatti, si porta in vantaggio con Callejon, che sfrutta uno splendido assist di Insigne e si mette in mostra con uno dei suoi soliti inserimenti in area a scavalcare la difesa avversaria, superando poi Mirante con un colpo di testa; in questo caso, Masina salta in anticipo e non riesce ad anticipare la sfera, lasciando l’attaccante spagnolo indisturbato. Al 73’ Destro lascia il campo e al suo posto entra Krejci; Palacio va dunque a disporsi al centro del tridente, col neoentrato che prende il posto dell’argentino come trequartista centrale; dopo pochi minuti, lo stesso Palacio lascia il campo a Petkovic. Il Napoli raddoppia al 83’ con Mertens, che sradica il pallone tra i piedi di Pulgar, si invola verso la porta e calcia verso la porta col mancino, battendo Mirante (che non è propriamente impeccabile e lascia che il pallone gli passi tra le gambe). Dopo il goal del 2-0, il Bologna si disunisce e consente al Napoli di proiettarsi verso l’area di rigore con maggiore facilità: all’88’, gli azzurri calano anche il tris con Zielinski, che chiude una splendida azione corale del partenopei e, servito da Callejon, deposita il pallone in rete. La gara volge al termine e non ha davvero più nulla da dire: dopo un’ora di gioco sofferta, anche per via dei meriti tattici del Bologna, il Napoli è riuscito a sfruttare le poche occasioni concesse dai rossoblù, dimostrandosi insolitamente cinico, fino al goal dello 0-2 che ha inevitabilmente fatto crollare gli uomini di Donadoni.
A cura di Mariano Menna
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