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Analisi Tattica Napoli Calcio

Benfica – Napoli, l’analisi tattica: primo tempo equilibrato, gli azzurri sbloccano la gara nel momento migliore dei lusitani

Una disattenzione difensiva di Albiol rischia di riaprire il match nel finale

VERSO LA GARA – All’Estàdio da Luz, il Napoli di Sarri affronta il Benfica nell’ultima gara valevole per il girone B di Champions League: gli azzurri si schierano con la difesa titolare, con Diawara in cabina di regia (che viene così preferito a Jorginho) ed Allan dal primo minuto; in attacco, Sarri si affida a Gabbiadini punta centrale con Insigne e Callejon come esterni offensivi a supporto dell’attaccante bergamasco nel tridente. Il tecnico Rui Vitoria imposta un 4-2-3-1 e manda in campo Luisao e Lindeloff al centro della difesa, Fejsa dal primo minuto in mediana, Salvio – uno degli uomini più pericolosi del club lusitano –, Cervi e Guedes nel tridente di trequartisti dietro all’unica punta Raul Jimenez (Mitroglou parte dunque dalla panchina).

LE CHIAVI DEL MATCH –  Il Napoli si dimostra molto aggressivo fin dai primi minuti, attuando in maniera costante un pressing asfissiante sul portatore palla avversario nella metà campo del Benfica;  Insigne tende ad accentrarsi spesso per dialogare maggiormente con Gabbiadini e il centrocampo: in tal modo, l’esterno napoletano libera l’out di sinistra per le sgroppate di Ghoulam in fase offensiva. La partita è caratterizzata inizialmente da un’alta intensità di gioco, ma col passare del tempo, le squadre si assestano tatticamente e il match si rivela così all’insegna dell’equilibrio; probabilmente influisce in tal senso anche il risultato che matura in contemporanea a Kiev, risultato che sarebbe favorevole ad entrambe le squadre per il passaggio del turno. Il primo tempo si chiude a reti inviolate e la ripresa ha inizio sulla falsa riga dei primi quarantacinque minuti; al 56’, Mertens entra al posto di Gabbiadini, mentre tra i lusitani Silva subentra a Guedes. In questo frangente di gara, il Benfica spinge con più costanza in fase offensiva e mette più volte in difficoltà la difesa partenopea. Al 59’, Callejon sblocca il match forse proprio nel momento peggiore del Napoli: l’esterno spagnolo viene servito sul filo del fuorigioco da Mertens e supera Ederson con un pallonetto. Al 71’, Carrillo va a rilevare Carrillo tra le fila del club portoghese, mentre Sarri manda in campo Zielinski al posto di Hamsik. Al 78’, Mertens raddoppia per il Napoli: l’attaccante belga, che viene servito da Ghoulam, si inserisce in area di rigore, dribbla Luisao e trova la conclusione vincente col destro (il pallone colpisce il palo interno e finisce in rete); Rui Vitoria manda in campo Mitroglou al posto di Salvio per dare maggior peso offensivo alla propria squadra, mentre Sarri concede a Rog – che va a rilevare Insigne – l’esordio in Champions League con la maglia azzurra. All’86’, Raul Jimenez sfrutta una disattenzione difensiva di Albiol per involarsi verso la porta e battere Reina. Nonostante la pressione offensiva delle Aquile che caratterizza il finale di partita, il match termina col risultato di 1-2 per i ragazzi di Sarri, che accedono così agli ottavi di finale di Champions League e si qualificano al primo posto nel girone B.

a cura di Mariano Menna

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