Per la diciassettesima giornata di Serie A va in scena all’Atleti Azzurri d’Italia Atalanta-Napoli. Sarri sceglie il consueto 4-3-3 con i titolarissimi tutti in campo e Mertens e il recuperato Gabbiadini in panchina. Reja conferma il modulo speculare a quello azzurro e punta sulla rapidità di Moralez e Gomez ai lati di Denis.
AZZURRI SENZA IDEE – La difesa del Napoli comincia male la gara e concede subito campo agli uomini di Reja che sugli esterni mettono in gran difficoltà la linea difensiva azzurra. Squadre aggressive in mezzo al campo, il Napoli prova a riprendere il controllo del match nonostante il pressing atalantino in mediana con De Roon e Cigarini. Sin dai primissimi minuti si notano le contromisure prese da Reja per limitare Jorginho nell’impostazione della manovra con il trio De Roon-Cigarini-Grassi che si alterna nel bloccare l’italobrasiliano. Azzurri che manovrano lentamente il pallone nella prima parte del match, consentendo ai nerazzurri di coprire bene gli spazi e rischiare molto poco in difesa. Prezioso l’apporto difensivo nel primo tempo da parte di Callejòn, uomo indispensabile in questa stagione per gli equilibri tattici di mister Sarri. Napoli che mostra un atteggiamento molto passivo nella prima frazione di gioco e che permette all’Atalanta di ripartire rapida sugli esterni costirngendo Callejòn e Insigne a coprire maggiormente in difesa. I reparti paiono molto distanti e sfilacciati, in particolar modo il centrocampo non sostiene a dovere il tridente d’attacco fino a questo momento mai concretamente pericoloso dalle parti di Bassi. Gli azzurri si affidano ai lanci lunghi che non sempre trovano pronto il Pipita, autore di una prima frazione di gioco decisamente negativa. Napoli che prova a crescere minuto dopo minuto con Insigne molto attivo sulla corsia mancina ma manca il guizzo decisivo per battere Bassi. Difesa arcigna dell’Atalanta che copre bene in difesa per poi innescare Moralez e Gomez molto isolati davanti ma sempre pericolosi.
SI FATICA A CENTROCAMPO – Gli uomini di Sarri soffrono il dinamismo e la densità in mediana della squadra nerazzurra, brava a pressare rapidamente sui portatori di palla partenopei. In difficoltà Allan, in evidente calo fisico dopo aver giocato in praticamente quasi tutte le gare disputate dal Napoli in questo primo scorcio di stagione. Manca lucidità nei momenti topici dell’azione con il centrocampo azzurro che fatica ad impostare l’azione e a servire l’attacco. Azzurri che chiudono il primo tempo in crescendo con un paio di buone opportunità sciupate dal Pipita. Gli azzurri nella ripresa provano a cambiare marcia e sfruttano al meglio l’occasione concessa ingenuamente da De Roon.
HAMSIK-HIGUAIN, IL NAPOLI VA – È il capitano azzurro a sbloccare il match su penalty ad inizio ripresa ma gli azzurri si rilassano e la difesa concede grande libertà all’attacco bergamasco che, centralmente, buca Reina con Gomez. I ritmi salgono vertiginosamente con le due squadre che mettono in campo agonismo e voglia di conquistare i tre punti. Napoli che attacca centralmente e a testa bassa la difesa nerazzurra, arrivando a più riprese davanti a Bassi. Il Pipita riporta gli azzurri in vantaggio con un gran colpo di testa, prendendo alla sprovvista la retroguardia nerazzurra.
REJA VUOLE SPINTA, SARRI LANCIA MERTENS – Il tecnico nerazzurro manda in campo Raimondi al posto di Bellini per sfruttare maggiormente la spinta sull’esterno. La risposta del tecnico azzurro è nel richiamare in panchina lo spento e affaticato Allan per usufruire della freschezza in mediana di David Lopez. Sarri vuole maggior freschezza in avanti e sostituisce l’esausto Insigne con Mertens, che prova da subito a vivacizzare la manovra d’attacco dei partenopei. La gara degli azzurri si complica con la fulminea doppia ammonizione di Jorginho che lascia i compagni in inferiorità numerica. Ne prova ad approfittare Reja inserendo un attaccante come D’Alessandro al posto di De Roon.
NAPOLI CON IL 4-4-1 – Il rosso a Jorginho complica la gara del Napoli e Sarri schiera i suoi con il 4-4-1 con il Pipita terminale unico degli azzurri. Higuain si carica sulle spalle la squadra partenopea che trova l’uno a tre con il diagonale dell’argentino ben imbeccato in contropiede da una verticalizzazione di Hamsik. Napoli che gestisce il pallone provando ancora a far male, nonostante l’uomo in meno. Sarri richiama Higuain e manda in campo Maggio, schierando Mertens come terminale offensivo negli ultimi minuti. Il belga mette in enorme difficoltà la difesa orobica. Allo scadere parità ristabilita con l’espulsione di Paletta per fallo da chiara occasione da gol su Mertens, dal dischetto però Hamsik spara alto sulla traversa. Azzurri che, pur con sofferenza, trovano una vittoria importante ed espugnano l’Atleti Azzurri d’Italia. L’ultima vittoria in casa dell’Atalanta risaliva al 6 gennaio 2010.
A cura di Simone Ciccarelli
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