Cerca
Close this search box.

A Parma in scena il gemello cattivo del Napoli visto con la Juve

Partita bloccata fra Parma e Napoli, risolta da un guizzo di Parolo

Il Napoli conferma di sapersi davvero esaltare solo con le grandi, e a Parma gioca senza mordente perdendo per la seconda volta quest’anno contro gli emiliani. Poca incisività davanti e nessun pericolo creato, senza ispirazione sulla trequarti. Pagata con i tre punti una distrazione in difesa. La Roma, già prima lontana, è ormai irraggiungibile.

NAPOLI BRUTTA COPIA DI SE STESSO – Per vendicare la sconfitta subita da Donadoni al San Paolo all’andata, Benitez aveva scelto gli stessi uomini capaci di battere la Juve ed esaltare il tifo azzurro la settimana prima, quasi a voler confermare la formazione “migliore”, almeno come stato di forma attuale, ora che si può finalmente evitare il turnover. Eppure, in terra emiliana si è vista la bruttissima copia di quell’undici arrembante e vincente: poco spettacolo, poche occasioni da rete, poche trame di gioco degne di nota. Donadoni ha imbrigliato la gara a centrocampo, giovandosi del palleggio del duo Parolo-Marchionni e di un pressing disciplinato, e chiedendo ai suoi una partita d’attesa: il Parma ha aspettato il momento giusto per colpire e ha portato a casa la gara. Inutile il tentativo di Insigne e compagni di riacciuffare il pari: anche l’arrembaggio finale è stato poco produttivo.

PRIMO TEMPO STATICO – Il primo tempo, oltre che avaro di emozioni (a parte il gol annullato a Fernandez per fuorigioco), si è giocato su ritmi piuttosto bassi, imposti dal Parma e accettati dal Napoli. Donadoni, privo di Cassano e Amauri, ha provato se non altro a fare di necessità virtù. Battaglia soprattutto a centrocampo, dove i padroni di casa facevano poco per rendersi pericolosi e gli ospiti cercavano di prendere l’iniziativa e creare, con calma e ordine, qualche azione pungente. Obiettivo anche parzialmente raggiunto dagli azzurri, che qualche manovra verticale interessante l’hanno pur prodotta, guidati da un Jorginho in palla, sia in copertura che in costruzione: quando occorreva reimpostare, l’italo-brasiliano si aggiungeva alla corsia di destra (dove Henrique pensava più a coprire su Biabiany che a salire), e cercava qualche filtrante per Callejòn, sempre bravo a muoversi senza palla e inserirsi negli spazi. Ma di tiri in porta, nemmeno l’ombra. Intorno al 25′ Insigne ha provato a spaziare davanti alla difesa parmense, cambiando lato e cercando di togliere punti di riferimento agli avversari. Ha sfornato qualche assist, ma ancora senza successo. Complice una certa imprecisione negli ultimi passaggi, una supremazia delle difese (Fernandez e Paletta su tutti), e lo scarso apporto in cucitura di Insigne e soprattutto Hamšík, non pervenuto, il Napoli non ha tirato nemmeno una volta verso la porta, se non con qualche tentativo sbilenco di Inler da fuori area, mentre il Parma aspettava le ripartenze ma si scontrava con una difesa azzurra molto attenta.

INUTILE ASSEDIO FINALE – La ripresa è cominciata sulla stessa falsariga, con le squadre piuttosto corte dietro e decisamente scollate davanti. Ma, pur restando in attesa della ripartenza, il Parma ha leggermente alzato il ritmo, e appena ha trovato il varco giusto ha anche sbloccato il risultato: discesa di Cassani perso da Ghoulam, assist centrale per Parolo, indisturbato e libero di insaccare alle spalle di Reina con un tiro scoccato appena fuori dall’area. Confermati e irrisolti i limiti di Inler a contenere gli avversari sulla propria trequarti, visto che lo svizzero ha inseguito, come spesso accade, l’avversario da dietro e senza pressione, con una corsetta comoda e svogliata; grave errore giunto in una giornata in cui il compagno di reparto, Jorginho, stava continuando a far bene. Fino al 65′ era ancora il Parma a farsi pericoloso in ripartenza, mentre il Napoli non riusciva a creare una sola occasione da rete. Sembrava a questo punto un po’ tardivo l’ingresso di Mertens, lasciato fuori all’inizio, e in generale poco tempestivo l’intervento di Benitez su un match che la sua squadra non riusciva a sbrogliare in alcun modo. Al 67′ è arrivato finalmente il turno del belga, stavolta inserito al posto di Callejòn (un evento la sua sostituzione), mentre ha fatto storcere qualche naso l’ennesima sostituzione di Higuaìn, che pure non l’ha presa bene. Mertens si è subito inserito fra le linee garantendo più profondità all’azione, ha rivitalizzato anche il lavoro di Insigne, mentre Zapata ha confermato la sua gran voglia di fare. Al 75′ una bella azione veloce ha portato proprio la punta colombiana davanti a Mirante, che ha steso Duvàn, ma l’arbitro ha optato per la simulazione. Nel finale Benitez ha provato la carta-Pandev, gli ultimi minuti sono stati un assedio, ma ancora senza grosse palle-gol, e il Parma ha controllato con la solita disciplina il risultato.

LAVORARE SULLE LACUNE – Donadoni ha vinto l’incontro applicando soluzioni tattiche piuttosto elementari, ovvero le trovate classiche utilizzate dalle “piccole” quest’anno per spegnere la qualità del gioco azzurro, e senza strafare ha portato a casa tre punti preziosissimi. Benitez, dal canto suo, ancora deve capire per quale ragione i suoi giocatori perdano spirito agonistico e ispirazione quando affrontano avversari di portata inferiore; ci sono poi da colmare i buchi sulla propria trequarti per le amnesie in copertura di Inler; inoltre, Benitez dovrebbe valutare l’ipotesi di operare cambi più repentini; infine, ci sarebbe da aggiustare qualcosa per quanto riguarda il collante fra centrocampo e attacco, fase in cui troppo spesso sta mancando l’apporto fondamentale di Hamšík. Adesso che il campionato ha poco da chiedere, se non la conservazione del terzo posto, e con meno impegni ravvicinati, c’è tutto il tempo per lavorare con la giusta calma. Il secondo posto della Roma, se non già da prima, è ormai davvero irraggiungibile.

Lorenzo Licciardi

 

 

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.