E’ il suo momento. Simone Zaza si è preso la nazionale dopo le due ottime prove coronate da un gol importante realizzato alla Norvegia nella sfida di Oslo. Il padre dell’attaccante del Sassuolo ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport nelle quali svela come il figlio sia stato vicino a vestire la maglia del Napoli:
“Simone tiene molto a far sapere che lui è di Metaponto, frazione di Bernalda, il paese che si vede lassù. A Policoro è solo nato perché lì c’è l’ospedale ma è qui che ha gli amici veri, gli affetti. Aveva tre anni quando l’ho portato con me al Metatur, il camping che gestisco da sempre. Palleggiava tutto il giorno, instancabile, era uno spettacolo vederlo calciare, i turisti venuti qui in vacanza lo ricordano sicuramente. Quanti sacrifici, quante amarezze, ora è tutto bello, bellissimo, ma sono stati tanti i bocconi amari. Simone non s’è mai arreso, nemmeno io. Con l’Atalanta non vi fu un buon rapporto con Osti, non fu trovato un accordo e Simone si liberò a parametro zero, con grande dispiacere di Mino Favini, il responsabile del settore giovanile che stravedeva per lui. Cosicché andò alla Sampdoria, poi le cose cominciarono ad andare bene e ora finalmente possiamo vedere che i sacrifici sono serviti a qualcosa. Per un soffio non è passato al Napoli, era fatta”.
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