In un’intervista il grande Vincenzo Montefusco, ex bandiera azzurra negli anni sessanta e settanta con un passato anche d’allenatore della prima squadra, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli visto sinora. Tra mercato, ultime uscite e riflessioni varie, ecco cosa vi riportiamo noi di IamNaples.it:
Brucia ancora la pesante sconfitta al San Paolo contro la Juve. Segno che non si è ancora ai livelli dei bianconeri?
“C’è ancora troppa differenza, la Juve è molto più forte. Ha un organico migliore e una rosa più ampia. È vero che al San Paolo la gara è stata determinata da molti errori arbitrali a discapito degli azzurri e che il metro di giudizio è stato completamente sbagliato. I bianconeri non meritavano di vincere sia per questo sia per quello espresso sul terreno di gioco ma, complessivamente, sono nettamente in migliori in Italia, superiori anche alla Roma e meritano di vincere ancora una volta il tricolore”.
Discorso scudetto allora definitivamente accantonato?
“Certo! Purtroppo questa è stata un’altra atroce sentenza. C’è troppo distacco…”.
Cosa si aspetta a questo punto? Come dovrebbe reagire la società?
“Il mercato è ancora lungo e bisognerebbe approfittarne, invece di starsene con le mani in mano. Soffriamo ancora molto e ci servono innesti importanti in almeno due reparti. Per vincere le partite, poi, è essenziale investire!”.
Quali acquisti consiglierebbe?
“Non me ne intendo di nomi, ma sicuramente servono almeno due colpi. Un centrocampista di qualità e un difensore agile e di grandi doti fisiche”.
Tra i campioni già in rosa c’è Hamsik: cosa succede allo slovacco? Ancora una volta un match steccato…
“Marek è un grandissimo calciatore e lo ha sempre dimostrato. Ultimamente soffre troppo il modulo e va in grossa difficoltà. Spero che possa trovarsi una soluzione in campo per lui tale da fargli riprendere la condizione”.
Cosa ne pensa del famoso tema sui napoletani in rosa?
“Il presidente non li vuole proprio! Non c’è interesse a creare la squadra con napoletani di talento, magari facendoli crescere nel proprio settore giovanile. Già si è capito il pensiero di De Laurentiis a riguardo, soprattutto nella vicenda con Paolo Cannavaro… E comunque, anche il pubblico sbaglia a volte. Prendiamo, per esempio, Insigne che non può commettere un errore sennò viene duramente fischiato…”.
Porpio sul lavoro di De Laurentiis le chiedo un parere. Che cosa ne pensa?
“Ha saputo far risorgere la squadra dopo anni di buio e dolore. L’ha riportata al successo e ha ottenuto grandi risultati. A livello societario ha fatto tanto, ma io sono molto critico verso il suo spirito imprenditoriale. Il Napoli non vincerà mai qualcosa se non cambia il suo modo di vedere il calcio! Se non si spende, se non si acquistano calciatori sempre più forti di conseguenza non si conquistano le vette alte! Invece, Aurelio fa sempre le mezze cose… Si parla di rifare lo stadio poi non si fa più nulla; si parla di grandissimi nomi nel mercato e poi non si prende mai nessuno, anzi se li accaparrano gli altri club… E intanto la squadra resta sempre una piccola irrealizzata e inconcludente…”.
Si può ancora sperare nel terzo posto?
“Almeno questo sì! Sulla carta, siamo nettamente più forti rispetto a Lazio, Milan, Inter e Fiorentina che sono le diretti concorrenti. Abbiamo qualcosa in più ma bisogna sempre avere attenzione di loro e non dobbiamo illuderci”.
C’è un giocatore che le piace particolarmente nelle fila del Napoli?
“Potrei dire Higuain, così come potrei fare il nome di Callejon, Mertens o Hamsik. Loro sono i più rappresentativi, forse l’argentino è quello con più qualità ma gli manca la grandezza da leader. Forse l’acquisterà col tempo…”.
Crede che a fine stagione qualcuno di loro possa abbandonare la squadra per tentare avventure più fortunate con club più prestigiosi?
“Ci può stare, ovviamente tutto deriva se mancano i traguardi e le vittorie importanti. Se non si vincono trofei più prestigiosi sarebbe difficile trattenerli, anche se difficilmente troveranno un ambiente migliore di quello partenopeo! Qua la gente ti ama, ti fa sentire il suo calore e ti appoggia sempre. Basta pensare che agli allenamenti vengono in ventimila a sostenerti! Per esempio, penso che un Higuain difficilmente sarebbe un’icona fuori come lo è invece qui. Ma ribadisco, tutto ruota intorno al discorso del vincere qualcosa e, come detto poco prima, bisogna investire e prendere nuovi giocatori per rinforzare la rosa!”.
Fonte: Luigi Ippolito per Casoriadue
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