La riscossa della Juve Stabia partirà da chi sin dalla nascita sente scorrere nelle proprie vene il sangue gialloblù. L’esterno mancino Luigi Vitale, giunto in estate dal Napoli con l’appellativo di stella del mercato cadetto, vive la crisi della propria squadra del cuore anche al di fuori del campo, particolare che lo costringe da mesi ad una clausura tra le pareti domestiche resa d’obbligo dai risultati. «Sono mesi che non esco di casa – confessa Vitale – non ho la forza di spiegare agli altri le motivazioni di questa ultima posizione in classifica. Quando penso agli appena 7 punti sin qui conquistati mi assale un dolore enorme, per me che sono cresciuto in curva e tra i vicoli di questa città rappresenta una sofferenza pura parlare della Juve Stabia con amici e parenti in un frangente del genere. In estate non avrei mai pensato che potesse esser tanto dura far bene in patria. Smentirò gli antichi dimostrando che per me non vale il classico “nemo propheta in patria”, voglio la salvezza a tutti i costi». Per raggiungere questo obiettivo il patron Manniello ha la scorsa settimana varato il cambio di guida tecnica optando per un tecnico, Pea, che fa del 3-5-2 che ha reso grande Vitale a Terni il proprio credo. «La verità è che Pea è molto più organizzato tatticamente rispetto a Braglia – ammette l’esterno – il nuovo allenatore punta su metodologie specifiche che ci hanno messo a nostro agio sin dal primo momento. Il toscano invece lo definirei più un bravo padre di famiglia che punta sul gruppo, probabilmente i suoi continui cambi di schema ci hanno penalizzato confondendoci le idee. La riprova è nella diversa interpretazione del 3-5-2 da parte dei due tecnici, in quello di Pea vigono un equilibrio ed una solidità che mai avevamo riscontrato durante la gestione precedente. Starà a me ora dimostrare di poter tornare quello visto ai tempi della Ternana». Una cosa è certa, ogni discorso diverrà vano se non si sfrutterà al massimo la doppietta casalinga contro il Bari e il Novara. «Sarà un crocevia determinante per la nostra stagione – taglia corto Vitale – inutile parlare di gare come tante altre. Per tornare in corsa per la salvezza dobbiamo assolutamente iniziare a far punti a prescindere dall’avversario di turno. In un momento del genere non possiamo più permetterci di steccare le partite al Menti, è giunta l’ora di trasformare il nostro stadio in un fortino inespugnabile. Queste due sfide saranno delicatissime, il tempo delle chiacchiere è terminato». In campo si rinnoverà una sfida, quella tra Juve Stabia e Bari, già di scena sul mercato in estate per accaparrarsi le prestazioni dello stesso Vitale. «È vero – continua il ventiseienne – i pugliesi mi hanno cercato con grande insistenza tant’è che a telefonarmi fu l’allora tecnico Gautieri. Rifiutai perché mi era stato riferito di ritardi nel pagamento degli stipendi e dei punti di penalizzazione in arrivo, poi appena mi contattò Manniello per portarmi a Castellammare accettai subito senza neanche aver bisogno di pensarci». Sabato rappresenterà dunque l’occasione propizia per dimostrare di non aver sbagliato la propria scelta. «Dobbiamo vincere – sottolinea Vitale – non mi interessa come. Siamo mestamente ultimi in graduatoria, abbiamo un fondamentale bisogno di vittorie per rimetterci in carreggiata. In passato numerosi club in serie B sono stati rigenerati da due vittorie consecutive, sarà quella la stella polare da seguire. I tifosi sin qui sono stati fantastici, vanno assolutamente ripagati».
Fonte: Il Mattino
