Daniele Verde, attaccante classe 1996 della Roma, ha concesso una lunga intervista al “Corriere dello Sport”: “Mi sono sentito davvero romanista nel profondo del cuore quest’anno. Già nel 2010, però, avevo capito che la Roma sarebbe stata la migliore società in cui crescere: grandi attaccanti, spazio ai giovani e un autentico idolo da seguire come Totti. Solo chi non ha la fortuna di giocarci insieme può dire che è finito!”. “Nel gruppo della prima squadra c’è amicizia, altrimenti la Roma non sarebbe riuscita a cavarsi dagli impicci. A Cesena abbiamo rivisto la luce. Non vinceremo lo Scudetto, ma arriveremo secondi. Garcia è un tecnico gradevolissimo, di lui si parla spesso senza sapere – continua il giovane che ha esordito nella vittoriosa trasferta di Cagliari – Con lui non esistono giocatori privilegiati o trascurati. Nuovo contratto? Non ho fretta, quando la società lo riterrà opportuno mi chiamerà. Da ragazzino ho rischiato di sbagliare vita, c’erano persone che mi proponevano di prendere la strada sbagliata”.
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