Nell’anticipo della tredicesima giornata di Serie A il Sassuolo batte il Verona e al momento la squadra di Di Francesco, con una gara in più, è a meno due dalla zona Europa League. I padroni di casa, che venivano da sei risultati utili consecutivi tra cui un pareggio interno contro la capolista Juventus, erano chiamati ad una prova di maturità, ampiamente superata contro una squadra ostica come il Verona. In campo dal primo minuto Berardi, Floccari e Sansone per i neroverdi. In difesa il nazionale Acerbi affiancato da Cannavaro mentre a centrocampo c’è l’ex Inter Taider. Il Verona dall’altra parte schiera contemporaneamente Christodopulos e Lopez, con Toni unica punza avanzata. Partono subito bene gli uomini di Mandorlini con un colpo di testa proprio del numero nove che finisce di poco a lato. E’ già in preludio al gol del vantaggio, siglato dal difensore Vangelis Moras abile a sfruttare un calcio d’angolo inserendosi tra le linee. Il Sassuolo dopo un avvio non brillante però si sveglia e al tredicesimo Sansone con un missile rasoterra mette paura a Rafael, che però intercetta bene. Passano una manciata di minuti ed è di nuovo la squadra ospite a rendersi pericolosa con un tiro potente di Christodopulos che finisce di poco sopra la traversa. Prima dell’intervallo però, l’ultima parola è del Sassuolo che sfiora il vantaggio con la traversa di Magnanelli. Il secondo tempo si apre con un Sassuolo arrembante, che mette alle corde i veneti in appena quindici minuti. Prima Sansone con un’azione eccezionale riesce a siglare il gol del pari e poi, dopo un altro paio di occasioni da una parte e dall’altra, è Taider a chiudere il match con la rete del sorpasso, piazzando un pallone facile rasoterra alle spalle del numero uno avversario. Prima del triplice fischio finale da segnalare un’occasionissima per Toni che in area si fa intercettare il pallone dal difensore, mancando un clamoroso pari. Il Sassuolo festeggia. Per il Verona, dopo la sconfitta con la Fiorentina, si arriva alla settima partita senza vittorie in campionato. Mandorlini avrà da correggere qualcosa.
A cura di Danilo Zanghi
