E’ un Roberto Mancini a 360 gradi, quello ospite negli studi di Sky Sport 24. L’allenatore dell’Inter affronta diversi temi, dal presente al futuro con uno sguardo all’album dei ricordi. “Il mio esordio? Non lo dimentico, in quegli anni era difficile arrivare in Serie A a 16 anni. Eravamo io, Galderisi, Bergomi. Il ricordo è indelebile. Se potessi far qualcosa per tornare indietro lo farei. Vivere di rendita? Si può, ma se si vuole continuare a far le cose per bene, si deve essere attuali”.
Mancini parla di quanto successo con Osvaldo negli spogliatoi dello Juventus Stadium: “C’è stato qualcosa che non doveva accadere: ma non perchè lo ha avuto con me. A me dispiace perchè non ho nulla contro Osvaldo, abbiamo parlato e ci siamo stretti la mano. Spero che possa dare tanto a Boca e tornare in Italia. Osvaldo ha qualità importanti, ha tecnica ed esperienza: dipende da lui. Il Boca è una grande occasione. Balotelli? Faccio i complimenti a Mario per il gol, spero per lui sia una ripartenza. Lui e Osvaldo sono persone diverse. Mario è un ragazzo giovane, che ha bisogno di tempo, che aveva dimostrato di essere un grande giocatore ed ora si è un po’ perso. Spero si possa tornare a parlare di lui.
Mancini parla poi del suo predecessore, Walter Mazzarri: “E’ un bravissimo allenatore, ma non si possono cambiare ventidue giocatori: è capitato a me, a lui, capita a tutti. Se Mazzarri avesse continuato, l’Inter avrebbe potuto avere 4 o 5 punti in più. Alla fine, sarà importante che l’Inter raggiunga gli obiettivi di inizio stagione. Non conta molto la media punti o altro.
Capitolo singoli. “Gli errori ci stanno, però tutti hanno cercato di fare il massimo. Handanovic è uno dei migliori portieri al mondo. Magari non dobbiamo sacrificare nessuno se raggiungiamo gli obiettivi. Il calcio è strano: magari prendi due giocatori e la squadra cambia di colpo”.
Fonte: gianlucadimarzio.com
