“In Qatar ci sono giocatori importanti, per gente come Cassano e Balotelli potrebbe essere un’opportunità”. E’ questo il consiglio che Gianfranco Zola si sente di dare ai due talenti dannati del calcio nostrano. L’ex tecnico del Cagliari, che ha deciso di ripartire dalla panchina dell’Al-Arabi parla di quello mediorientale come un campionato adatto “per ricostruirsi, ricaricarsi e poi riaffrontare un’esperienza in un calcio più importante”. Ma spegne subito delle possibili voci circa l’approdo dei due attaccanti proprio nella sua squadra: “Siamo strapieni, ma se avessi avuto l’opportunità ci avrei fatto un pensierino”, confessa ai microfoni di Sky Sport.
AVVENTURA IN QATAR — Zola parla poi della scelta di intraprendere quest’avventura in Medio Oriente dopo l’esperienza non particolarmente idilliaca a Cagliari: “Si prospettavano due possibilità: aspettare ancora un po’, fino a ottobre-novembre, o cogliere subito un’opportunità come questa in un Paese diverso, ma con fascino e stimoli. La chiave è stata parlare col proprietario che mi ha proposto questo progetto, costruire una società non solo in campo ma anche fuori”. Ma com’è a livello tecnico una squadra qatariota? Zola ammette di aver trovato “buone individualità, ma non c’è grandissima attenzione difensiva e la cosa più importante è lavorare sotto questo punto di vista”.
ADDIO CAGLIARI — Tornando all’esperienza di Cagliari, “in Italia si pretende che i risultati arrivino molto velocemente, ma per questo allora devi investire 100 milioni di euro. Altrimenti devi avere un programma di lavoro nel tempo, solo che si è persa la pazienza. La ferita di Cagliari mi fa male, era una situazione difficile, ma l’ho affrontata con tanta voglia di fare, con l’intenzione di dare una mano alla società e non avere avuto l’opportunità e il tempo di poter fare un lavoro che era stato cominciato da altri mi è dispiaciuto. Ma sono esperienze che ti fanno crescere“.
Fonte: gazzetta.it
