Il nostro direttore Ciro Troise è intervenuto alla trasmissione “Noi tifiamo Napoli”, in onda sul canale RTN. Ecco quanto dichiarato dal direttore di IamNaples.it:
“La vittoria di ieri è stata importante per la classifica, ma non solo. Si è dato continuità alla bella prova di Doha e si è vista una squadra in crescita. La squadra girava bene e tutto ha funzionato. La Lazio? Avversario pericoloso perché non gioca le coppe, e questo può essere decisivo sul lungo termine. Primo o secondo posto? Un volo pindarico. Non bisogna esaltarsi però per una Supercoppa vinta, anche se è un grande risultato, e per una bella vittoria sull’ultima in classifica. Higuain? Un ragazzo che ha bisogno di stimoli. A luglio senti il tuo presidente parlare di scudetto per poi vedere un giocatore come Reina andare via per un ingaggio alla portata ed uscire dalla delusione Champions, è poi fisiologico che le motivazioni calino. La società? Il Napoli è organizzato su due figure: il presidente De Laurentiis e l’allenatore. Bigon soffre questa situazione perché gli impedisce di lavorare come un direttore sportivo dovrebbe. De Laurentiis contro i tifosi? Sono i tifosi l’ultimo nemico da combattere per il presidente. Mancano gli elementi concreti per sostenere la crescita del progetto Napoli e non potendosela prendere con Mazzarri, Benitez o i giornalisti tocca ai tifosi essere attaccati. Questi ultimi gli hanno dato una grande delusione disertando spesso e volentieri il San Paolo. Gargano? In questo momento è fondamentale: è uno dei pochi ad avere sempre fame e ad avere personalità. Il Mota, poi, è uno dei pochi calciatori ad avere un legame della piazza ed a sentire il San Paolo. In passato si è lasciato andare a dichiarazioni poco felici, ma è normale. Inler? Il giocatore ha perso un po’ di concentrazione quando c’era stato qualche ammiccamento con il Monaco in estate. Jorginho? Fa fatica nel centrocampo a due. Hamsik? Non sarà mai un trascinatore, questo è fuori dubbio. Marek deve convincersi che non è più il Napoli di Mazzarri dove era l’elemento principale della squadra, mettersi l’anima in pace e giocare come fatto ieri ed a Doha”
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