Si è fatto attendere il Principito, come è giusto che sia. D’altronde ci si aspetta molto da lui, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa. “E’ un onore per me essere qui” ha ribadito più volte con il sorriso di chi muore dalla voglia di dimostrare tutto il suo valore. “Per un argentino come me è il massimo la maglia azzurra”.
Poi ha cominciato a parlare e a farsi conoscere meglio:
PRINCIPITO – “Perchè mi chiamano Principito? Questo soprannome è nato dalla presunta somiglianza con Francescoli (ex mezzapunta di Cagliari, Torino e River Plate, ndr). Arrivo qui con tanta voglia di giocare, so che la concorrenza è molta ma non mi spaventa. Il campionato italiano? La differenza con gli altri campionati la potrò notare solo quando sarò in campo, sulla carta è difficile dirlo”.
77 – La scelta di questo numero particolare deriva dal fatto che con il 7 di Cavani ho fatto registrare il record di gol in carriera. Spero che la scelta del 77 possa farmi segnare il doppio dei gol che ho siglato con la maglia dell’Estudiantes.
RUOLO – “Per quanto riguarda il mio ruolo, non credo di averne uno fisso. Sono un centrocampista al quale piace giocare tra gli spazi, dietro le punte, o da esterno. Destro o sinistro per me non fa differenza. In questo momento è importante imparare gli schemi di squadra, so bene che in Italia la tattica è fondamentale: devo allenarmi duramente per entrare nei meccanismi. Per il resto sono a disposizione del Mister. Al Bayern sono stato impiegato in un ruolo che non prediligevo, ed è per questo che ho avuto poche possibilità per mettermi in mostra. Quando sarò chiamato in causa non mi tirerò indietro per tirare i calci di punizione, che ora sta provando soprattutto il Pocho.”
COMPETIZIONI – Campionato o Europa? Per il momento non trascuriamo nè l’una nè l’altra competizione. Poi magari si vedrà come si metteranno le cose nei due tornei. Io dico solo che un giocatore vuole vincere tutto, quindi non si può dire a priori.
PROMESSE – Per il momento non me la sento di promettere qualcosa di importante ai tifosi. Posso solo assicurare di scendere in campo per dare il massimo. Sempre. Ora mi concentro solo sul Napoli, poi magari penserò alla Coppa America 2011. L’importante è far bene con la maglia azzurra. Poi sono sicuro che i risultati arriveranno anche per me.
SAN PAOLO – E’ lo stadio dei miei sogni, lo stadio di Diego. Come me lo immagino domenica? Come l’ho sempre immaginato: stracolmo. Voglio sentire il calore dei tifosi dell’impianto di Fuorigrotta. Voglio farli felice ed entusiasmare la gente di Napoli. Questa città è fantastica. Il calore e la passione mi esaltano e mi danno la carica“.
Che dire, cari amici di Iamnaples, di certo non manca la grinta e la voglia a questo giovane argentino. Si spera che dimostri sul campo il suo potenziale.
Stefano D’Angelo
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