L’allenatore della Lazio Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Lazio-Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“A parer mio non abbiamo giocato bene la palla sul pressing del Napoli, non eravamo sciolti nel palleggio. Ci ha scombussolato un po’ i piani il secondo gol, stavamo facendo qualche cambio che ci avrebbe dato nuova linfa. In queste partite non ti puoi permettere di commettere errori, noi di solito non prendiamo questi gol. Keita dall’inizio? Dopo è sempre facile parlare, ci ha scombussolato i piani quel gol subito a difesa schierata, in trentacinque partite non era mai successo. Ho rivisto poi le occasioni create, non capisco come sia stato possibile che la palla non sia entrata, se avessimo fatto il 2-1 sarebbe stato tutto diverso. La gente è stata straordinaria stasera, ci hanno sempre sostenuto, a fine partita siamo andati a ringraziarli e ci hanno applauditi perchè hanno visto che, nonostante gli errori, abbiamo dato tutto. E’ stata una settimana impegnativa, sapevamo che dopo Sassuolo e Roma potevamo lasciare qualcosa. Il risultato è troppo largo secondo me, viste le tante occasioni create, mi dicono che abbiamo tirato nello specchio della porta più del Napoli. Sapevamo che questa settimana sarebbe stata difficile a livello di ricambi, è difficile prevedere che nella stessa partita manchino Biglia, Lulic, De Vrij. Se dovremo fare tre partite a settimana, è normale che dovremo avere l’organico più lungo. Ricordiamo che abbiamo centrato la finale di Coppa Italia, che siamo ancora quarti e dovremo difendere questa posizione in classifica. Siamo nel rush finale, manca l’ultimo mese e mezzo. Portieri? Sarebbe troppo facile accampare alibi considerando gli assenti, Strakosha deve fare il suo percorso di crescita. Sul secondo gol la linea a 5 doveva lavorare meglio, poi sono soddisfatto del rendimento di Tomas. Non possiamo commettere questi errori, sono orgoglioso d’allenare questi ragazzi, se avessimo fatto il 2-1 la partita sarebbe cambiata nell’ultima mezz’ora”
Dal nostro inviato all’Olimpico Ciro Troise
