Mazzarri parte dall’errore commesso sul gol del Bologna. Proprio non riesce a mandarlo giù. «Con la difesa schierata non era il caso di prendere un gol così. Campagnaro non ha preso la palla, un po’ come Abate nel derby ma non so bene cosa sia successo. Domani (oggi ndr) rivedremo alcune cose». Poi il tecnico mette in risalto la prestazione del Bologna per spiegare le difficoltà del suo Napoli. «Quando una squadra è arroccata dietro e va a proteggersi con falli tattici, risulta difficile creare occasioni. La partita si è messa in salita dopo la loro rete, altre volte ci è anche andata peggio. Potevamo anche perdere». Poi ammette: «Molti ragazzi non erano troppo brillanti e su un campo così non era neanche facile: ci vuole il guizzo; Cavani, Pandev hanno avuto difficoltà. Una partita anche un pizzico sfortunata, se la palla gol di Hamisk, un rigore in movimento, fosse entrata sarebbe stata un’altra partita. Invece il Bologna si è trovato in vantaggio con una clamorosa distrazione e la partita è diventata ancora più in salita».
I tanti gol subìti in campionato, uno degli aspetti negativi. «Stasera, la difesa era schierata, Campagnaro era posizionato, un incidente che può succedere. In generale dico che quando ti trovi obbligato a vincere e magari devi recuperare, a volte con i cambi rischi il tutto per tutto e puoi essere beffato. Il numero dei gol maggiore ci sta se ti sbilanci perchè devi recuperare. A me interessano i numeri della squadra e che faccia un gol in più».
Parla anche dell’arbitro. «La gestione della gara, la deve avere uguale per entrambe. Lo dico non per polemica, ma quando una squadra deve vincere, gli avversari ti interrompono il gioco e ci sono perdite di tempo del portiere. Il rigore? Era netto. L’ho guardato bene. Perez vede la palla, allarga il braccio perchè si rende conto che se passa c’è Zuniga alle sue spalle». I tiri da fuori area, un’altra delle armi che non ha funzionato. «Quando vai sotto, soprattutto nei giovani, subentra qualche difficoltà. E giusto tirare da fuori, ma noi lo abbiamo fatto da quaranta metri. Nella lettura delle situazioni siamo stati poco lucidi e dalla panchina dicevo di stare calmi, ognuno voleva invece risolvere la partita con gesti estemporanei e non logici». Hamsik a centrocampo. «È possibile, ma deve fare bene anche la fase difensiva; quest’anno con un giocatore più tecnico in mezzo stiamo soffrendo di più. E poi bisogna trovare uno come Marek che nel suo ruolo segna parecchi gol. Aver recuperato Pandev è importante, adesso le partite saranno tante e abbiamo bisogno di tutti».
Solo quattro vittorie in casa. «In casa è veramente difficile, non siamo così bravi e cinici a far gol nelle prime occasioni. Forse dovremo pensare di vincere più fuori. Però guardiamo le cose complessivamente: in Champions abbiamo fatto cose straordinarie e non possiamo pensare di fare le sei partite europee più tutte quelle di campionato e fare miracoli tutti i giorni. Non siamo ancora singolarmente una grandissima squadra come tutte quelle con le quali veniamo messi alla pari. Bisogna guardare avanti e crescere». Un riferimento alle «voci». «Sirene londinesi su di me? Solo attestati di stima. Voglio rispettare e rispetterò il mio contratto col Napoli. Nella vita poi, magari tra dieci anni, tutto è possibile. Sono ancora giovane».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
