L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Sassuolo. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Non direi che il Napoli è in difficoltà, siamo in un momento in cui non riusciamo a far corrispondere il risultato e la prestazione. Dal punto di vista tattico la squadra è stata sempre corta, compatta, ha concesso pochissimo. So che nel calcio si guarda sempre al risultato, sull’1-0, quando era il momento d’ammazzare la partita, ci siamo messi a fare accademia. Sulla fase difensiva si può dire poco, abbiamo subito il gol su un cross bellissimo. Ho la sensazione di una squadra adolescente, che non riesce ancora a diventare adulta. Bisogna cominciare a pensare a cosa migliorare noi, dobbiamo chiudere le partite ed essere disposti anche a commettere omicidi per non prendere gol negli ultimi dieci minuti. Nel breve periodo il fatturato conta poco, nel lungo periodo i valori economici incidono moltissimo, poi può capitare che una o due squadre possano ribaltarli. Le conclusioni dalla distanza possono diventare un’alternativa anche se ultimamente ho visto dei tiri da fuori area che non erano delle scelte di grande livello visto che c’erano compagni che attaccavano l’area di rigore. Se sull’1-0 vedo, però, delle finte in area vuol dire che abbiamo perso di vista l’obiettivo, mi fanno incazzare. Lorenzo ha chiesto il cambio, si stavano riscaldando Giaccherini e Zielinski e ho scelto d’inserire Emanuele. Gabbiadini? Gli avversari ci concedevano spazi più ampi e allora ho pensato che Mertens potesse essere devastante a campo aperto. L’assenza di un centravanti di ruolo ci ha tolto tantissimo, ci ha costretto solo al cross basso sul primo palo come soluzione offensiva. E’ venuto meno un punto di riferimento importante, ne soffrirebbero tutte le squadre, però bisogna dire che la squadra sta creando. L’assenza di Milik è una responsabilità, negli ultimi sette minuti abbiamo preso un palo e attaccato con rabbia, dovevamo farlo sull’1-0. Albiol? Viene da un periodo d’inattività, abbiamo deciso di non fargli fare due partite in quattro giorni, gli abbiamo fatto fare lavoro fisico prevedendo di doverlo utilizzare spesso. Gabbiadini? L’ho visto un po’ più vivo, deve migliorare in certi movimenti, l’attacco alla profondità non viene fatto nei tempi giusti, ha difeso meglio il pallone rispetto ad altre partite, in termini di presenza ha fatto bene ma può fare di più, ha le qualità per farlo. Jorginho ha condotto una buona partita, ha mosso bene il pallone, poi quando gli avversari ti mettono un trequartista tra le linee devo fare una scelta diversa. Rog? Come caratteristiche s’avvicina di più ad Allan, ha intensità, ha gamba, non è un interditore come l’ex Udinese. Non è un trequartista, è cresciuto molto, se fossimo andati sul 2-0 gli avrei concesso qualche minuto. E’ un ragazzo intelligente, sta parlando anche un po’ d’italiano, è un giocatore molto acerbo, viene da un calcio completamente diverso, lo vedo quasi pronto, mi dispiace che non si stia verificando una situazione adatta per vederlo in campo. Se dovesse svilupparsi la possibilità, potremmo vederlo anche contro Benfica e Inter”
Dai nostri inviati al San Paolo Ciro Troise e Dario Gambardella
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