L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Roma. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Per 44 minuti abbiamo realizzato una partita di buon livello, l’abbiamo fatta noi, abbiamo concesso qualche ripartenza alla Roma, è diventata più complicata dopo lo svantaggio. Abbiamo cercato di metterla a posto in modo più disordinato rispetto ad altre partite, ho avuto la sensazione che la squadra ha fatto un buon primo tempo. Il modo in cui siamo andati sotto ha inciso nell’anima, la squadra è costruita per non buttare via mai la palla e, quindi, sono errori che possono succedere. Per risolvere la partita, abbiamo cercato d’attaccare in modo completamente diverso. Abbiamo preso un infortunio lontano dal mercato, quindi, fino a quando non rientra Arek abbiamo l’obbligo di rendere efficaci alcune soluzioni. Oggi Jorginho secondo me ha fatto bene, ha pagato un po’ nel finale, era stanco in una giornata in cui il livello d’umidità era abbastanza alto. Diawara e Rog hanno caratteristiche più da incontristi rispetto a quelli che hanno giocato oggi. Visto il numero d’allenamenti svolti con noi, è normale che Rog sia più dietro, anche Maksimovic è un po’ in ritardo perchè a livello individuale la prestazione è stata positiva ma non è ancora brillante nel complesso dei movimenti svolti per la tenuta della linea. Non considero Gabbiadini un attaccante esterno, bisognerebbe chiedergli un volume di movimenti che la sua fisicità non mi sembra reggere. Il Besiktas deve aspettarsi il solito Napoli, ero un po’ più preoccupato a Bergamo che oggi, la squadra oggi è apparsa molto più attiva rispetto alla gara precedente. Dobbiamo lavorare ancora per ridurre il numero d’errori che stiamo commettendo, abbiamo la nostra filosofia di gioco, il mantenimento del risultato in bilico ci consentiva di dare meno campo all’avversario. Non mi piacciono le squadre troppo camaleontiche, è un’impostazione che non saprei neanche dare perchè non mi piace. Oggi era dura per tutti stare in campo, si riparte solo dal lavoro, dobbiamo essere sereni senza farci condizionare troppo dal risultato. Bisogna ripartire con la mente libera, dobbiamo cercare d’analizzare gli errori che stiamo facendo, se stavamo più alti potevamo contrastare il primo passaggio e ridurre le ripartenze. Nel calcio talvolta incappi in un momento negativo e l’episodio lo paghi più del solito. Abbiamo accantonato l’idea del trequartista, il nostro centrocampo non era adatto a quel modulo, facevamo fatica soprattutto a coprire, preferiamo andare più avanti su questa strada, poi se Rog, Diawara e Zielinski riescono a reggere questo modulo lo scopriremo, dobbiamo aspettare. L’attacco visto nel secondo tempo è una soluzione intrigante, Mertens è un grande giocatore, può essere fastidioso, ha un primo controllo che ti mette in difficoltà, sa giocare di sponda, ma non possiamo pretendere che sia un centravanti di 1,88 mt, ma siamo stati più disorientati, dobbiamo unire i due aspetti. Se poi i numeri non mentono, nel primo tempo abbiamo chiuso con undici tiri a quattro”
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
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