Appuntamento con la consueta rubrica del presidente della BpMed Napoli, Salvatore Calise. Ecco quanto riportato dalla redazione di Iamnaples.it:
Carissimi amici di… ventura! Eccoci alla consueta chiacchierata post vostre email. Andiamo per punti.
Gara con San Severo: avevamo chiesto a staff e squadra il massimo sforzo per chiudere al più presto la questione primo posto in ottica di preparazione alla Coppa e programmazione per i play off. Obiettivo raggiunto e conseguente inizio di questo programma, nel mezzo del quale c’era una partita che nessuno voleva perdere, cosa evidentissima, ma alla quale eravamo arrivati con un approccio diverso dal solito. Sono certo che la lezione sia servita, confermando ancora una volta quanto fondamentale sia per il nostro gioco una difesa tostissima che consenta una maggiore tranquillità anche nella scelta degli attacchi. Certamente in campionato scenderemo sempre in campo con la volontà di vincere le partite, ma in questo finale di stagione regolare bisogna consentire a quelli che hanno giocato di più di ricaricarsi, senza perdere la forma e la solidità mentale dimostrata, e ai giovani di crescere preparandosi ad essere utili, ancor di più, nella postseason. Ragionamento valido anche in ottica di preparazione alla Coppa, alla quale ci presentiamo con qualche acciacco, ma con una squadra in via di recupero ad eccezione di Porfido, vittima di un trauma in allenamento e quindi non aggregato al gruppo. I ragazzi sono caricatissimi e l’adrenalina della gara nasconderà qualche problemino.
La Coppa farà capire a tutti cosa saranno i play off, insomma costituisce, anche in chiave di crescita della squadra, un’occasione fondamentale. Non sono d’accordo con un amico tifoso che oggi mi diceva che questo non è un obiettivo importante, l’unico per lui è la promozione. Bella storia! Chiedetemi di scegliere tra Coppa e promozione e indovinate la risposta. Ma per continuare nella sua crescita il gruppo ha ancora bisogno di fare esperienza e questo appuntamento è fondamentale: vincendolo aumenteremo la consapevolezza nei nostri mezzi, perdendo sapremo certamente fare tesoro della lezione. Ripeto fino alla noia lo stesso ragionamento, nessuno ad inizio campionato aveva promesso niente se non una squadra tosta, pronta a giocarsela con tutti, sulla quale costruire un progetto promozione nel secondo anno di vita. Siamo qui, già qualificati ai play off e determinati a giocarceli. Insomma, anticiparci di un anno certo non ci dispiace né ci spaventa, ma la parola d’ordine resta sempre la stessa: rimanere realisti e lavorare in ogni settore per cogliere ogni occasione. La partecipazione alla Coppa non è un’esibizione, non è un torneo qualsiasi, ma è per il Napoli Basketball il riconoscimento di un importantissimo lavoro, un traguardo cercato con determinazione, e siamo orgogliosissimi di essere l’unica squadra del centro sud a partecipare al torneo. Già questa è una vittoria e, bando alle scaramanzie, centrare il massimo obiettivo sarebbe straordinario.
Non è facile, anzi è difficilissimo, ma la società ha preparato la trasferta come sempre, con il massimo sforzo organizzativo, mettendo i ragazzi nelle migliori condizioni possibili per giocare al meglio. In più di un’occasione ci hanno dato dei pazzi per come arrivavamo in trasferta. Per l’anticipo con cui ci arriviamo, per i mezzi che usiamo per raggiungere le sedi di gara, per lo staff (tecnico, medico, logistico) che segue la squadra: ad esempio a Legnano abbiamo superato il numero di accrediti previsto per l’ospitalità, e non certo per il piacere di fare una gita.
Insomma ce la giochiamo sempre con la stessa mentalità, quella che ci ha fatto recuperare e vincere partire che i nostri avversari consideravano già in tasca, con la determinazione che ci fa rispettare da tutti, pronti a fare i complimenti a chi dovesse riuscire a batterci, ma con la sana volontà di… volerli invece ricevere.
Un’ultima cosa sula vicenda SportItalia. Abbiamo saputo da poco che non sarà trasmessa in diretta la semifinale. E’ solo l’ennesima dimostrazione di come il rapporto tra Lega ed emittente sia stato male impostato. Abbiamo protestato più volte per l’assenza di attenzione nei nostri confronti e faremo altrettanto anche per questa ennesima mancanza di capacità organizzativa.
Per il resto il vestitiello buono è già pronto, la cravattella anche, il corniciello al suo posto di combattimento, si va…
Forza noi!
La Redazione
S.D.
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