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Sacchi: “Il Napoli non è più quello di due mesi fa. La fase difensiva mi lascia perplesso”

Napoli deludente nelle sfide che contano, sulle disattenzioni ancora una volta decisive ai fini del risultato si sofferma Arrigo Sacchi. L’artefice del Milan dei miracoli della prima era Berlusconi ed ex ct della Nazionale azzurra, oggi è opinionista: la brutta prestazione di Dortmund non è passata inosservata nemmeno nei suoi commenti televisivi. «Il Napoli non è quello di due mesi fa. Non riconosco la squadra di inizio stagione, gli azzurri hanno bisogno di invertire la rotta prima che questa strada diventi senza uscita». Benitez ha giudicato invece positivamente la partita di martedì, risultato a parte ovviamente. È stato davvero così brutto il Napoli? «Ci sono delle cose che hanno funzionato ma tante altre non sono andate nel verso giusto. L’avvio mi è piaciuto, nessun timore reverenziale, grande compattezza in campo, possesso palla e giusta mentalità. Ma tutto è durato appena dieci minuti: dopo il rigore non s’è più vista la stessa squadra». Problema di testa o tattico? «Ho visto giocatori in grande difficoltà nell’interpretazione della zona, non so se è una questione di posizionamento sbagliato ma è evidente che si tratta di errori gravi che si ripetono frequentemente». Giocatori fuori ruolo? «O forse giocatori che non sono adatti al tipo di gioco che ha in mente Benitez. È la fase difensiva che mi lascia molto perplesso». Il piatto forte dei tedeschi sono i contropiede: eppure ne sono stati concessi un’infinità. «Il punto è questo: qual è l’atteggiamento da tenere di fronte alle ripartenze? Nel caso della partita di martedì, i due esterni difensivi raramente si sono fatti trovare in linea, o hanno commesso gravi errori come Armero in occasione del terzo gol. La seconda rete subìta è pazzesca, in quattro corrono dietro il portatore di palla e nessuno segue l’inserimento del centrocampista tedesco che poi va a segnare. Interpretare male la fase difensiva non significa che a sbagliare sono soltanto i quattro difensori, la fase passiva inizia dagli attaccanti. I due esterni alti rientravano poco e male lasciando scoperta la difesa, Pandev che è rimasto sempre davanti, più di lui ha difeso addirittura Higuain». E meno male che c’è Reina tra i pali. «Portiere fantastico, a Dortmund ha parato anche l’impossibile. Mi piace molto, oggi è il numero uno in Italia». Non salviamo niente di martedì? «La fase offensiva è una garanzia, si vede che il Napoli può fare gol in qualsiasi momento». E Insigne? «Va a sprazzi, è come se giocasse con il freno a mano tirato. Lo consideravo il giovane più interessante del nostro campionato, ha perso inventiva e linearità, non so cosa gli stia accadendo».

Fonte: Il Mattino

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