Il 3-2 dell’andata dice che la Roma, domani, può andare in finale anche con un pareggio. Non ditelo a Rudi Garcia: il francese, la sua filosofia non la cambia, anche se per la prima volta si troverà a poter gestire un risultato. “Come al solito giocheremo per vincere questa partita – dice -. Il nostro gioco è fatto per giocare e attaccare. Di sicuro giocheremo per vincere, poi vedremo come andrà la partita. Il Napoli è forte, ma dobbiamo andare lì con ambizione, come sempre”.
TURNOVER — Qualcosa, nella formazione che ha giocato il derby, dovrà cambiare: probabilmente ci sarà Destro al posto di Totti (“Può essere la partita di Mattia, ma non solo la sua, abbiamo bisogno di tutti”), mentre Maicon – che stamattina si è allenato a parte – stringerà i denti come Benatia e Pjanic, che invece il lavoro sul campo lo hanno svolto. “Maicon è convocato e credo che tutto sarà a posto per lui. Sulle fasce, sul piano difensivo, le soluzioni anche senza Dodò e Balzaretti le abbiamo. Abbiamo preso Bastos per questo, Torosidis fa benissimo quel lavoro e anche Romagnoli può dare una mano”. E se anche ci fosse la stanchezza, Garcia ha la ricetta: “Anche quando non si sta bene sul piano fisico, si può gestire il possesso palla, giocando con intelligenza”. Gervinho, invece, la stanchezza non sa neanche cosa sia: “Ha un profilo unico, corre a fine partita come all’inizio, ma non vuol dire che per lui non ci sarà un momento per gestirlo”.
DUELLO — La Roma, spesso, si trova ad avere numeri e statistiche migliori dell’avversaria: non sempre, però, come domenica, il risultato la premia. “I numeri mostrano le caratteristiche di una squadra – spiega Garcia -. Se è pericolosa, è perché attacca. Ma il calcio è unico: non sempre la squadra che domina, vince. Ma noi giocheremo per fare il nostro gioco, attaccando. E ha ragione solo chi vince”. Finora, la Roma contro il Napoli lo ha fatto due volte su due, tra campionato e Coppa: “Le parole di Reina (“La Roma si può battere in un istante”, ndr)? La partita si gioca sul campo: possono fare gol in un istante, ma anche noi. Noi e il Napoli abbiamo un gioco offensivo, ma non siamo le uniche ad averlo in questo campionato”.
OBIETTIVO FINALE — Ha un’occasione unica, la Roma: vincere un trofeo con quattro partite giocate in casa e una sola (quella di domani) in trasferta). “C’è la possibilità di vincere un trofeo, che per un club è sempre prestigioso – aggiunge Garcia -. Speriamo che vinca il migliore e che la partita sia come l’andata, possibilmente con la Roma che andrà in finale”. Le condizioni della squadra sono buone, nonostante Garcia stamattina abbia più volte chiesto la massima concentrazione in allenamento: “Stiamo bene, ho trovato la squadra concentrata per il Napoli. Ieri è stato un giorno un po’ più difficile, ma oggi sono rimasto stupito che ogni giocatore stia bene: a qualcuno che aveva ancora voglia di allenarsi ho dovuto dire di andare nello spogliatoio”.
ZERO POLEMICHE — A differenza del pre-derby, stavolta Garcia mantiene il profilo basso e non fa polemica. Né sul discorso legato alle multe ricevute o alle curve chiuse (“Io penso al campo, al piano sportivo. A queste domande risponde la società”), né rispondendo alla battuta di Benitez sull’arbitro: “Ci sarà un arbitro, che darà il meglio come noi”. Le bordate a Reja sono bastate.
Fonte: Gazzetta.it
