Dopo la sconfitta di Napoli, in Coppa Italia, la Roma ha reagito in maniera “furiosa”, come chiese di fare Rudi Garcia alla squadra. Tre partite di campionato, sette punti e nessun gol subito. Neanche un mese dopo, in palio c’è il secondo posto, e Rudi Garcia consegna la patata bollente nelle mani di Rafa Benitez: “Rimarranno undici partite per loro e undici per noi: siamo sei punti avanti, abbiamo una gara di meno, la pressione è su di loro. Per loro, se perdono, per il secondo posto è quasi finita, per noi non cambierà niente: saremo ancora secondi, con una partita di meno”. Al pareggio, Garcia non ci pensa, almeno non oggi: “Sarebbe buono, ma se vai a giocare per il pareggio hai più chance di perdere. Bisogna andare per vincere, poi adattarsi al gioco e alle forze sul campo e vedere. Di sicuro, se non vinciamo lasciare il Napoli a sei punti e una partita in meno. Ma prima bisogna giocare sempre per vincere”.
STROOTMAN SÌ, DE ROSSI NO — Di sicuro, il recupero di Strootman fa felice Garcia, nella settimana della squalifica di Daniele De Rossi: “Per fortuna è stato solo un colpo. Ha recuperato, è al 100%”. Su De Rossi e la prova tv, invece, Garcia già nei giorni scorsi ha ribadito il suo pensiero: “La tv, o funziona per tutto o per niente. Penso che gli arbitri debbano essere aiutati, hanno solo mezzo secondo per decidere. Altri sport, come il rugby, sono migliorati con l’introduzione della tv. Il codice etico? Più positivo che negativo, ma l’interpretazione è pericolosa. Daniele era già stato condannato dalla tv e dalla mancata convocazione in Nazionale. Con questo, non voglio difendere De Rossi: normale dire che era da rosso, ma lui neanche si è accorto di quello che è successo, e nemmeno Icardi. E’ vero che dobbiamo fare in modo di “pulire” queste cose dall’area, ma normalmente è l’arbitro che lo deve fare. Il calcio è un gioco anche di contatto: non è il ping pong o la danza”.
SPETTACOLO E ARBITRI — La Roma, con 11 gol subiti e 17 partite chiuse con la porta inviolata su 25, è per distacco la miglior difesa del campionato: eppure, in due partite di Coppa Italia, il Napoli ha segnato cinque volte. “Hanno un attacco forte, il secondo del campionato. E noi siamo il terzo. Vuol dire che sono due squadre di alto livello e che può succedere di tutto. Dobbiamo fare in modo, come abbiamo fatto dopo la sconfitta contro la Juventus, di vincere la partita successiva. Andremo a Napoli con l’ambizione di farlo. Spero di vedere uno spettacolo come lo è stato la partita di andata: squadre forti, un arbitro forte”. Sembra lo stesso appello fatto a Orsato prima del derby, poi la successiva precisazione: “Per vedere una partita ad alto livello, tutte le componenti devono dare il massimo. Non temo errori, né sono spaventato dagli arbitri: sono solo concentrato sulle cose che posso controllare”. E a chi gli chiede cosa toglierebbe a Benitez, Garcia risponde: “Sono contento di quelli che ho. Non penso mai a togliere, siamo secondi con una Roma quasi da record, quindi vuol dire che la Roma è forte e fa la felicità del suo allenatore”.
ERRORI — Non fu felice il 12 febbraio, Garcia, di vedere la squadra mollare nel secondo tempo al terzo gol del Napoli: “Vorrei non rivedere il fatto di fare un errore individuale in difesa, ma su questo non ci si lavora, è solo una questione di concentrazione. Ma dobbiamo anche attaccare meglio sulle palle inattive, che possono decidere una partita. E il problema fisico non è di squadra, ma di alcuni giocatori. Prima della partita contro l’Inter qualcuno non stava bene, ma nel secondo tempo abbiamo avuto anche la possibilità di vincere la partita”. Non è successo: Garcia e la Roma (che partirà domani per Napoli, oggi ritiro in un hotel dei Parioli) sperano vada diversamente, per dare il colpo letale al Napoli dell’amico Rafa.
fonte: gazzetta.it