Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di “TikiTaka”, programma in onda su Italia 1. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
“Progetti futuri? Sono alla ricerca di una ventina di ettari per investire il mio denaro per il vivaio. Vorrei costruire 10 campi da calcio, un albergo per ospitare i ragazzi che vengono da più lontano. Un appezzamento di terra facilmente raggiungibile con la circumvesuviana”.
Sul contratto di Sarri: “Voi giornalisti cercate il cazzeggio a dismisura. Ho fatto un contratto a Sarri, come nel cinema, un anno con un opzione per 5 anni. Ogni anno ad aprile posso esercitare un opzione per il prossimo anno. Questo, non solo per dare un vantaggio a me, ma anche per lo stesso tecnico se venisse un giorno da me dicendomi che il suo tempo qui è finito. I contratti si fanno sempre in due, sono bilaterali”.
Sulla ricerca dell’allenatore in estate: “C’erano diversi nomi sul tavolo. In primo piano avevo pensato a Klopp, poi avevo creduto fosse giusto continuare con la Spagna e dunque con Emery. In Italia solo due erano i nomi seguiti: Mihajlovic e Sarri. Sinisa però mi disse che ero scomparso per due settimane e sentirmi affrontato, in maniera educata, ma in questo modo, ho pensato che avrei avuto bisogno di un umile professore. Quando ho conosciuto Sarri e quando ho visto che era un uomo di lettura, di solito chi legge non pensa soltanto al calcio. Bisogna avere anche degli sbocchi, se no le 250 sigarette al giorno ci uccidono. Anche io fumavo molto come Sarri. Dopo le partite giocate contro l’Empoli lo scorso anno, i media lo esaltavano, si proponeva in maniera concreta. E’ una persona sofisticata, facciamola finita con questa storia della tuta e della cravatta. Benitez mi diceva che con il vestito su misura non riusciva a muoversi per dare le indicazioni ai suoi uomini”.
Su Insigne: “Sono bellissimi gli scambi con Higuain, ha ritrovato il fiuto del gol, da quando il tecnico lo ha risistemato in un 4-3-3 più consono alle caratteristiche del calciatore”
“Dal 1986 il Napoli aveva vinto soltanto un paio di volte a San Siro e che solo la Juve era riuscita nell’impresa di vincere 6-1. E’ un regalo per i tanti tifosi del Napoli che vivono al Nord e che subiscono lo sfottò dei colleghi, per una volta possono essere stati loro ad entrare in ufficio con grande fierezza. Noi lavoriamo per i tifosi. Partenza a rilento? Quando arriva qualcuno di nuovo è sempre così, le prime partite sono un punto interrogativo. Sia i tifosi sia i media se la sono presi con Sarri, io sono rimasto, in maniera convinta, conquistato da lui, quindi se bisognava prendersela con qualcuno, bisognava prendersela con me. Scudetto? Sono scaramantico. I tifosi possono pronunciare questa parola, io da presidente non posso dirlo. Il campionato è ancora lunghissimo, ci saranno ancora tantissime insidie. La strada è ancora impervia ma noi ce la metteremo tutta”.
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