Rileggi la DIRETTA TESTUALE della Redazione di Iamnaples.it
Ore 12.20- TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA DI WALTER MAZZARRI. Il tecnico livornese ha toccato vari argomenti quali la forma del Pocho Lavezzi, al ritorno dopo 21 giorni di stop; il rendimento del suo 11, spesso troppo altalenante e la mentalità vincente, status che arriverà dopo l’ulteriore processo di crescita di un gruppo secondo Mazzarri, comunque “straordinario”.
Ore 12.17- Rebus trasferta. Manca umiltà? “L’anno scorso abbiamo ottenuto 9 vittorie esterne. Quest’anno siamo meno umili lontano dal San Paolo? Tutti gli aspetti mentali possono essere credibili. I ragazzi devono aggiornare la loro mentalità, fare questo scatto in avanti: non è difficile vincere, ma farlo in maniera continua. Devono allenarsi a trovare la mentalità vincente in ogni partita. Ma un conto è dirlo, un conto è farlo: giocatori che non sono abituati a giocare al vertice possono avere dei passaggi a vuoto. E dico la verità, fino ad ora ne abbiamo avuti meno di quelli che mi aspettavo.”
Ore 12.16- Lanci lunghi e rischi calcolati: “E’ vero, spesso col Bologna siamo ricorsi a quest’arma. A volte è uno schema che prepariamo, altre invece forziamo troppo. Dobbiamo prenderci qualche rischio più calcolato, dobbiamo essere più attenti agli equilibri che se saltano ti portano subito a prendere gol. Stiamo riflettendo anche su questo, dobbiamo attaccare in maniera meno squailibrato”
Ore 12.14- Un gruppo straordinario: “Se questo gruppo mi da garanzie? Spesso, l’anno scorso, ho usato l’aggettivo straordinario per descrivere la mia rosa. Secondo me il Napoli sta facendo grandissime cose anche quest’anno e sta continuando il processo di crescita iniziato un paio d’anni fa. Se poi si cerca il risultato immediato, beh, allora non siamo sulla stessa lunghezza d’onda.”
Ore 12.12- Futuro: “Se mi vedo in un altro ruolo? Basta parlare di queste cose, porta sfortuna! Scherzi a parte, mi intriga come figura, ma non si cambiano le cose da un momento all’altro. Nella vita c’è bisogno sempre di nuovi stimoli.”
Ore 12.10- Il ritorno di Lavezzi: “Dopo ventun giorni so che, seppur guarito, non è detto che Lavezzi debba per forza giocare. Dico sempre che di Domenica si raccoglie quanto seminato in settimana agli allenamenti. Il Pocho è stato fermo a lungo e ha dovuto rifare la preparazione. Ha fatto quattro allenamenti con me, è chiaro che ha bisogno di tempo per trovare la miglior forma. Mentre gli altri in questo momento sono al top. La scelta in questo caso non dipende solo da un fattore tecnico, ma anche di quello relativo alla condizione fisica. E in più viene da un infortunio muscolare e potrebbe anche incappare in una ricaduta.”
Ore 12.07- Impresa terzo posto: “Non ho mai parlato di obiettivi prefissatici, il ma ed il se sono il patrimonio dei fessi. Ora come ora è da stupidi pensare a queste cose, non ci precludiamo nulla: tanto può essere che il Napoli possa arrivare, per assurdo, anche al primo, tanto non escludo un settimo o un ottavo posto.”
Ore 12.05- Quattro tenori insieme:“Se è possibile? Un allenatore, in primis, deve guardare agli equilibri della sua squadra. Quest’anno spesso commettiamo l’errore di scoprirci troppo per la grande voglia di trovare la rete e, inevitabilmente, lasciamo il fianco scoperto ai contrattacchi avversari. In questo modo abbiamo subito molti gol evitabilissimi. Io le guardo queste cose, quando faccio le valutazione cerco di riflettere su tutti gli aspetti. Innanzitutto servirebbe che tutti stessero in un momento di forma strepitoso, perchè la partita è fatta sia di una fase passiva che di una fase attiva. Ma io non escludo nulla”
Ore 12.02- Qui Inler: “Se gioca meglio in un centrocampo a due o a tre? Beh, io posso dire di ritenermi soddisfatto delle sue performance, non dimentichiamoci che grazie ad una sua rete siamo riusciti a sbloccare il risultato a Villareal ed a passare il turno in Champions. A Palermo gli ho detto che ha fatto la miglior partita da quando è qua. Con il Bologna ha fatto una partita leggermente inferiore, ma può capitare. Può darsi che abbia bisogno ancora di abituarsi al nostro modo di giocare, c’è un processo di ambientamento. E’ normale che un giocatore non è uguale a un altro. Con lui abbiamo guadagnato tanto in Europa, dove si gioca a calcio nel vero senso della parola e c’è bisogno di gestire il pallone. A livello generale sono contento di quello che lui sta dando”
Ore 12.00- Ostacolo Siena: “I bianconeri sono una squadra molto organizzata, che vuole costruire la sua salvezza tra le mura amiche e ci sta riuscendo, la maggior parte dei punti racimolati dai ragazzi di Sannino sono arrivati da gare interne. Non so come ci affronteranno ma credo proveranno a bloccare le fonti del nostro gioco, il Napoli è temuto per la sua mole di gioco. In ogni caso abbiamo lavorato per ovviare a queste eventualità. Tre giocatori azzurri nella Formazione Tipo del Calcio Italiano? Sono contento ma anche altri meritavano riconoscimenti.”
Ore 11.56- Piccola con le piccole: “A volte commettiamo l’errore di sbilanciarci troppo, qualora affrontiamo una cosiddetta piccola. E a volte, vedi lunedì, anche le cosiddette piccole possono ripartire e punirti. Anche Milan, Juve, Inter se riescono a sbloccare la partita hanno poi la strada in discesa. Siamo poco cinici sotto porta, questo è ciò che ora ci rende ancora un gradino sotto le grandissime squadre. Bisogna essere più sereni nella rifinitura e nella conclusione. Ormai tutte giocano con due risultati a disposizione contro il Napoli, anche il pari è per gli altri una vittoria. Ora noi dobbiamo fare questo passo avanti”
Ore 11.53- Conferme e bocciature: “Non è che se una squadra non vince vuol dire che si deve cambiare per forza qualcosa. Il primo tempo contro il Palermo non mi era piaciuto affatto, ma abbiamo vinto; mentre col Bologna non tutto è da buttare: avremmo dovuto evitare di subire quel gol nel primo tempo, poi la prestazione c’è stata e non è stata distruttiva, anzi. In questa settimana ho avuto modo di parlare con tutti i ragazzi, faccio scelte basate su tutto quello che è accaduto fino ad ora”
Ore 11.51- Meno sette dalla zona Champions: “A me interessa poco la classifica, ora come ora. La classifica viene fatta dalle singole partite. Ormai in Italia come in Europa le partite non sono più scontate, anche quelle che sulla carta sono reputate già vinte da qualcuno non sono mai facile. Ora pensiamo al Siena, poi inizieremo a preparare la gara decisiva di Coppa Italia con l’Inter. L’importante è che la mia squadra dia sempre il massimo”
Ore 11.47- Pocho in dubbio: “Su Lavezzi deciderò solo dopo l’ultimo allenamento odierno. Al di là di tutto, però, vorrei ricordare che spesso siamo riusciti a vincere nonostante l’assenza di qualche nome altisonante.”
Ore 11.45- Mancano pochi minuti all’arrivo del Mister in Sala Stampa. Quest’oggi Mazzarri sarà impegnato nella conferenza che precede l’importante trasferta di Siena.
La Redazione
M.P.
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