La conferenza stampa termina con i presenti che intonano il classico coro “O mamma mamma mamma…”
Premio Prima Pagina d’Oro consegnato a Diego Armando Maradona, raffigurante la prima pagina della Gazzetta dello Sport nel giorno in cui l’Argentina fu campione del mondo in Messico
Sale sul palco Clementino, famoso rapper napoletano che canta il suo brano “O Vient”
Moratti via dall’Inter?
“Moratti con me è sempre stato un signore. Quando ha dovuto mettere la mano in tasca per l’Inter lo ha sempre fatto, cosa che non posso dire di Ferlaino. Quando persone come Moratti lasciano il calcio, lasciano un vuoto che mai potrà essere riempito. Il nuovo presidente non si è mai occupato di calcio e Moratti è un uomo di classe”.
Come sono entrato nel mondo della droga e come ne sono uscito?
“Da giovane uno crede di poter tutto e vuol sempre primeggiare e per questo ho vissuto quel che o vissuto. Ho toccato il fondo, ho fatto piangere mia madre che ora è in cielo, ho fatto piangere le mie figlie e ho fatto male a tanta gente, ma non ho mai coinvolto nessuno nella droga. Posso dire ai ragazzini che non devono avvicinarsi alla droga, è una lezione troppo brutta. Ricordo quando Dalma m’implorava di non morire un giorno e da allora non ho preso nulla più e tra un pò saranno dieci anni che sono pulito”.
Razzismo negli stadi?
“Ai miei tempi ci scrivevano lavateci, ricordo il pianto del dottor Acampora a Verona e per quello pareggiammo 2-2. Siamo tutti uguali e quando parlO di tutto questo mi vengono alla mente i grandi pensatori che ha la FIFA. Hanno tutti dai 95 anni in su, come possono guidare il calcio se non riescono nemmeno a guidare nemmeno la macchina?”.
Un desiderio per il futuro?
“Vorrei essere Papa e non papà (ride ndr). Mi piacerebbe allenare il Napoli quando andrà via Benitez, ma molti hanno paura di me ed è per quello che non sto allenando. C’è sempre lo stesso giro di allenatori”.
Evitare le brutte esperienze della mia vita? Consigli a Balotelli?
“Gli spiegherei tutte le mie brutte esperienze e lui saprebbe come gestirsi. I calciatori d’oggi sanno che se non stanno bene fisicamente non possono giocare, non gli si può imparare a vivere”.
Papa Francesco tifoso del Napoli se ci fossi ancora io?
“Credo di si perché è molto intelligente. Anche se un tifoso del San Lorenzo non sarà mai del Boca”
Messaggio ai bambini che iniziano a giocare al cacio?
“Bisogna voler bene alla famiglia. Nessuno sportivo può essere da esempio e non si può andare avanti senza famiglia”.
Tevez o Higuain?
“Li vedo alla pari. Ringrazio Dio che sono entrambi argentini”.
Balotelli?
“Si deve prima vedere il calciatore, allenandolo e parlando con lui per capire come è. Come persona saprà lui come gestirsi e l’allenatore deve giudicarlo per quello che fa nel campo. A me piace il modo di essere il modo di Balotelli, mi ha mandato una foto che fumava un sigaro Havana ed era la prima volta che avevo un contatto con lui e questo mi ha fatto ridere. Balotelli lasciatelo tranquillo”.
Testimone dei leader progressisti?
“Queste persone se non vanno all’ONU non vengono ascoltate da nessuno, allora cerco di dargli una mano. Vicino a Fidel ho capito tante cose. Con Chavez sono stato otto ore a parlare senza nemmeno prendere un bicchiere d’acqua. Questa è gente che è al servizio della gente e per questo mi piace, hanno la mia fiducia e sono disponibile per tutti questi tipi di presidenti. Vedo come vanno le cose negli Stati Uniti e come vanno in Argentina, Venezuela ed altri paesi e questo non mi piace”.
Perché sfidi il mondo?
“Mi viene naturale farlo. Nel momento più duro della mia vita Fidel Castro mi ha aperto le sue porte, quando me le ha chiuse anche il mio paese. Lui con ‘Che’ Guevara sono i miei eroi, perché loro hanno vinto giocandosi la vita e questo mi piace”.
Premio miglior giocatore di tutti i tempi?
“Vorrei dire al Morosito (Pelè) che è arrivato secondo anche nel suo paese, dietro ad Ayrton Senna. Hanno dovuto fargli un premio che non valeva un c…o mentre il mio premio me lo ha dato la gente”. Va in onda un video sulla premiazione in questione.
Roma-Napoli?
I tifosi intonano cori per Diego che poi risponde: “La partita di domani è difficile per entrambe, devono confermare il bene che stanno facendo. Il Napoli deve andare rilassato, è la Roma che deve vincere e bisogna attaccarli quando può. Benitez sta facendo un grande lavoro, ma poco si può fare quando la palla comincia a rotolare. Vedo però un Napoli con una mentalità migliore, che gioca più convinto. Vorrei una partita aperta con tanti gol ma non vi dirò il risultato. La vedrò? In televisione sicuramente la vedrò (ride ndr)”.
Germania?
“A livello di Nazionale sono sempre lì. A livello di club hanno delle squadre che sembrano orologi, poi hanno sempre gli stadi pieni. Hanno avuto un ricambio generazionale che non ha avuto nemmeno il Brasile. E’ un problema che stanno soffrendo tutte le grandi nazioni, speriamo che le cose migliorino a livello giovanile. Ancora polemiche su Grondona ed il figlio, responsabile del settore giovanile argentino: “Se lui è allenatore…Giuro su mio nipote che non ha mai calciato una palla”.
Messi?
“Non mi ha mai deluso. Ma se avesse messo in rete alcuni palloni, sarebbe stato il capocannoniere del torneo. Quando uscimmo dal mondiale, lo sentii piangere come nessun altro. Mondiale 2014? Messi se la dovrà vedere con Spagna e Brasile, che non hanno la fretta di vincere. Sarà il mondiale di Messi ma ci sono tante squadre forti al mondiale e sono sicuro che lo vincerà una sudamericana”.
Qualcuno mi chiama matto?
“Mi piace, perché matti, ubriachi e bambini dicono la verità. Io non mi sono mai inginocchiato davanti a quelli che mi volevano vedere a terra, come Blatter o Grondona. Se non alleno più l’Argentina è per i miei principi e non mi pento di nulla. Ho messo in campo i giocatori che dovevo mettere”.
Esperienza da CT dell’Argentina. Esultanza con il Perù?
“Feci la stessa cosa da calciatore, quando segnai contro la Sampdoria. Un campo inzuppato dove ero costretto a giocare con il palleggio. La stessa cosa è accaduta con la mia Argentina contro il Perù. Inserii Martin Palermo perché sapevo che poteva risolvere la partita, quello che non sapevo era che il Perù pareggiasse al 90′, ma poi San Palermo ci ha salvato. In Uruguay poi andammo tranquilli perché noi sapevamo di andare a vincere”.
Adesso in onda un video dei gol di Diego con la maglia dell’Argentina
Calcio-scommesse?
“Non vi dovete preoccupare di Uruguay-Argentina 3-2 (ride ndr). Se si continua così la gente si scoccierà presto. Chiedo a tutti di non abituarsi a vedere le partite truccate”.
Abbiamo visto le tue grandissime partite ed i grandi campioni di quell’epoca. Cosa ne pensi del calcio attuale?
“Ho rispetto perché ci sono calciatori validissimi, ma noi avevamo squadre validissime. Non si poteva andare a Como e vincere 5-0, si giocava la partita tutte le domeniche e il campionato italiano era senza paragoni, anche se continua ad essere molto bello”.
Prime parole di Diego: “Chi ama non dimentica”
ore 15.51– Fa il suo ingresso in sala stampa, Diego Armando Maradona. Subito canti e cori per lui
ore 15.45 – Proiettato un video sulle gesta del Pibe de Oro
ore 15.39 – Sul palco il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti e il giornalista Gianni Minà, curatore dei DVD dedicati a Maradona. Breve introduzione del giornalista sul lavoro svolto per la realizzazione dei DVD
ore 15.16 – Maradona è partito dall’hotel dove alloggia. A breve arriverà in sala stampa
Maradona sarà premiato dalla Gazzetta con il Pallone Rosa come giocatore più forte di tutti i tempi
La sala stampa va pian piano rimpiendosi. Clicca qui per vedere il video
I ricordi di Gianni Minà, storico giornalista che da sempre segue Maradona. Clicca qui per vedere il video
Entusiasmo per l’arrivo di Maradona. Clicca qui per vedere il video
Benvenuti alla diretta della conferenza streaming di Diego Armando Maradona, che quest’oggi è sbarcato a Milano e risponderà alle domande dei giornalisti presenti. Il Pibe de Oro sarà ospite della Redazione di Gazzetta.it
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