Il portierone spagnolo Pepe Reina ha concesso un’intervista al portale britannico Joe.co.uk, soffermandosi in particolare sull’approdo di Hart in Serie A, il metodo Guardiola ed il momento dello spogliatoio azzurro: “Trasferimento di Hart al Torino? Non è facile da portiere approdare sempre in squadre di alto livello, discorso diverso per i giocatori di movimento. Hart è un grande portiere, nessuno dovrebbe dubitare delle sue qualità. Ha vinto grandi trofei al City, offrendo un contributo non indifferente. Quando c’è u cambio di allenatore bisogna però mettere in conto un addio in caso di diversa visione. Per questo rispetto la scelta di Joe, dovrebbero farlo tutti! Il ruolo del portiere oggi p cambiato, i tecnici non richiedono staticità ma capacità non indifferenti di movimento ed abilità nell’inizio dell’azione dalle retrovie. Questo accade soprattutto in una squadra di Guardiola, il quale non a caso ha scelto Claudio Bravo tra i pali. Differenza di gioco in Serie A per un portiere? Il gioco in Italia è più tattico r mrno fisico che in Inghilterra, i portieri sono favoriti e protetti maggiormente dagli arbitri. Dopo il Napoli, Il Torino è stata una delle squadre che ha coinvolto maggiormente l’estremo difensore nella costruzione iniziale del gioco, qualcosa magari cambiera con il passaggio da Ventura a Mihajlovic. Non mi aspetto comunque grandi problemi per Hart. Guardiola? È stato il mio primo capitano al Barcellona e già allora gli si poteva tranquillamente pronosticare un futuro da top manager. Era un leader in campo e fuori, guidava la squadra e la spronava a migliorare sempre più. MI ha introdotto con naturalezza in uno spogliatoio ricco di campioni come Luis Enrique, Sergei Barjuán, Abelardo Fernandez e Rivaldo. Ha capito il Barcellona, da catalano, in ogni sfaccettatura. Oggi tutti i tecnici lavorano sodo per la grande pressione che circonda il calcio. Non credo che esistano però al mondo altri allenatori che pensano e vivono il gioco come Pep. Ha tante idee e sa trasmetterle con carisma al gruppo, il modo in cui ha rivoluzionato l’apporto offensivo dei terzini è ormai noto a tutti. Obiettivo del Napoli? Semplice, combattere come leoni! La Juventus è come al solito la favorita per la vittoria dello scudetto, sappiamo che è molto difficile batterli per le tante risorse che possiedono. Ora però siamo più completi, quello che possiamo fare è spingere sempre al massimo. Vedremo poi i risultati alla fine”.
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