Nel corso della trasmissione Un sogno nel cuore su Radio Station 1 ha parlato cosi il giornalista Ivan Zazzaroni. Ecco le sue parole:
“De Laurentiis ha istituito un premio per i calciatori in caso di arrivo in Champions. Il Napoli è all’interno del gruppo che conta, dunque, è giusto così. ADL ha preso spunto da Gattuso sul premio? Non conosco la questione premio ai calciatori da parte di Rino in caso di passaggio del turno in Europa League col Granada, ma mi sembra strano che ADL prenda spunto dall’allenatore. I presidenti fanno questo, inseriscono questi premi nei bonus o durante l’anno. Sono in zona Champions, è strano che non li dia, in realtà. Nonostante i contratti super complicati di Aurelio, mi meraviglio di chi si meraviglia”.
OPZIONE SPALLETTI – “Spalletti? Luciano fu chiamato nel periodo più negativo della stagione, quando De Laurentiis chiamò Sarri, Allegri e Benitez. ADL, prima di scegliere, è abituato ad effettuare numerosi sondaggi: prima di Sarri chiamò Gasperini e Mihajlovic. Al presidente azzurro piace anche Galtier del Lille, troverà lui, alla fine, il più adatto alla panchina partenopea. Perché Spalletti? Luciano ha grande esperienza, anche in campo internazionale, e tatticamente è tra i più preparati. A giugno sarà libero contrattualmente dall’Inter, e se chiami Sarri, che alla fine andrà alla Roma, o Allegri, giusto che si cerchi anche uno come lui”.
CONFERMA GATTUSO? – “Il più grande errore e pregio di Gattuso? È stato molto presente e ha saputo reagire nei momenti di difficoltà, e ora si ritrova a lottare per la Champions. Più che errore, forse, il non aver capito determinate situazioni. Conoscendolo sarebbe anche scappato in quelle condizioni, ma ha tenuto duro e sta vincendo la sua battaglia. Quando sono tornati gli indisponibili ha avuto più scelte a disposizione, e ora, se arrivasse in Europa dalla porta principale, salverebbe la stagione. Migliorare la sua comunicazione? È un personaggio che ha sempre comunicato in questo modo, ma a Napoli è difficile comunicare, ADL deve tenere tutto sotto controllo e nei contratti vengono anche inseriti dei limiti a riguardo. Margini per vederlo ancora sulla panchina azzurra? Ad oggi, nemmeno uno, ma poi il calcio ti sorprende sempre. Ha già superato stagioni difficili come al Palermo, Pisa, in Grecia e anche al Milan, ha avuto una serie di esperienze che lo hanno forgiato e cambiato sul piano tattico. Pochissimi allenatori hanno avuto questo tipo di gavetta, molto dipenderà da lui”.
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