Xavier Jacobelli: “Gara col Palermo prova di maturità per il Napoli. E sulla questione Lotito-Iodice…”

Xavier Jacobelli, direttore di Calciomercato.com, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live in onda sulle frequenze di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:” Sul caso Lotito? Dal 24 giugno scorso, era auspicabile un commissario in Federcalcio, perchè la gravità della situazione lo richiedeva. È stato eletto Tavecchio con l’appoggio di Lotito, ed i risultati non si vedono. Non si vedono interventi significativi della Federcalcio. Questa telefonata, al di là dei contenuti, è emblematica della situazione del calcio italiano. Il principio della competizione sportiva, della meritocrazia che spetta a chi vince, viene meno. Bisogna opporsi alla logica affaristica ed utilitaristica legata all’accaparrarsi gli introiti televisivi. Il problema è capire cosa si vuole fare per salvare il calcio italiano ed uscire da questa situazione. Contro questa sistema bisogna fare una dura opposizione. È evidente che se la maggior parte delle componenti del calcio non si oppone a questa gestione, allora significa che a tali componenti sta bene questa situazione e questa gestione. Questa telefonata di Lotito a Iodice è solo la punta dell’iceberg, ma credo che il peggio deve ancora venire. C’è la questione Parma, degli stadi, del calo delle presenze allo stadio, la questione del numero di squadre partecipanti ai campionati. È evidente che si tratta di questioni che non hanno importante e non suscitano interesse. Su Palermo-Napoli? Il Napoli vive uno stato di grazia invidiabile. Dall’altro c’è un Palermo che in casa macina risultato. Il campionato dei rosanero è brillantissimo, e Iachini ha fatto un grande lavoro. È una partita che si annuncia intrigante ed interessante, anche perchè le due squadre non praticano un calcio rinunciatario. Il Napoli deve confermare questo periodo di grazia e gestire bene le proprie forze, visto che sarà la prima di tante gare, per cui è una vero esame di maturità. È un impegno da non sottovalutare, e credo che Benitez sia il primo a pensarla così.”