Alessandro De Pietro, giornalista di Radio Verona, interviene ai microfoni di Radio Goal in onda su KKNapoli: “Verona ha una proposta culturale importante, quest’estate ha registrato un gran numero di turisti. E’ una città che ha un gran numero di associazioni di solidarietà, che si spendono per il prossimo. Determinati episodi sono, purtroppo, esempi negativi di un ceppo di tifoseria che esula dal ceto sociale. Il calcio, poi, è degenerante di suo: bisognerebbe ritornare alla tattica, piuttosto che alla plusvalenza.
Pecchia ha già sciolto i dubbi per i ballottaggi, forse resta da decidere solo qualcosa a centrocampo. In difesa è tutto deciso, con Souprayen e Ferrari sui terzini, ed Heurtaux e Caceres saranno i centrali. In attacco ci saranno Cerci, Verde e Pazzini, a meno che Pecchia non alzi Romulo a fare uno dei tre attaccanti, allora il centrocampo sarà più robusto, probabilmente con l’inserimento di Zuculini e Buchel. Il Verona potrà provare ad offendere, ma se il Napoli mantiene il possesso palla e attacca ripetutamente così come è abituato a fare, non ce ne è per nessuno. Le scelte di Pecchia determinano una certa propositività perché lo schieramento di tre attaccanti con l’eventuale inserimento di Bessa, significa che il Verona vuole giocarsela; la fase difensiva è da registrare, perché i due difensori centrali sono due nuovi acquisti, e anche Ferrari è ritornato dopo l’europeo di categoria“.
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