Stefano Benzi, direttore di Eurosport Italia, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Sulla delusione dell’ambiente? L’aggressione ai calciatori la si poteva evitare. Le cose quest’anno non sono andate bene, sono finite così come sono iniziate. Da dove ripartire? Più che parlare del futuro, bisogna guardare al passato. Non m’è piaciuto l’atteggiamento di Benitez. La fuga di Benitez da Napoli mi ricorda l’addio di Shevchenko al Milan, che annunciò di andare in Inghilterra per la famiglia e per una questione di lingua per poi baciare alla prima occasione la maglia del Chelsea, ma anche quello di Mourinho all’Inter, che subito dopo la vittoria della Champions era già un allenatore del Real Madrid. C’è modo e modo di dire e fare le cose. Bastava dirlo che la differenza tra rimanere e andare via erano i soldi, al di là della famiglia. La conferenza del giovedì prima della partita con la Lazio in cui si annunciava l’addio di Benitez è stata un suicidio stupido. Certe cose non si dicono nello spogliatoio. Benitez lascia in eredità una squadra che ha anche fatto bene in alcune occasioni, con un girone di Champions strepitoso dello scorso anno e alcune partite a livelli altissimi, ma lascia in eredità anche una squadra da rifondare. Il Napoli non era calibrato per la stagione che si voleva fare. Si deve investire per migliorare, o altrimenti lo si dice, che non è il momento per investire. Se fossi in De Laurentiis proverei a far di tutto per convincere Klopp, allenatore che vedrei benissimo a Napoli, dandogli però una fiducia e una carta bianca su tutto. Indipendentemente dagli alti e bassi, il Napoli deve blindare Higuain. Quest’anno il Napoli deve investire sulla difesa, che è completamente da rifare. In questo senso forse l’allenatore ideale è Mihajlovic che con pochi investimenti può mettere a posto la retroguardia azzurra. Su Immobile? Potrebbe essere un gran colpo, ha voglia di riscatto. Resta un’ipotesi abbastanza realizzabile, non impossibile dal punto di vista economico, ed è un’ipotesi affascinante. L’aggressione di cui si parla può essere un alibi per i giocatori, in particolare per Higuain, per andare via. Può essere un assist per il suo addio. C’è anche la Coppa America, per cui Higuain ha la testa da un’altra parte. Vedremo come tornerà dalla Coppa America, ma è sicuro che è uno dei calciatori più seguiti. È difficile che voglia rimanere a tutti i costi.”
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