Stefano Benzi, direttore di EuroSport Italia, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Sul nuovo Napoli? La logica del Napoli “provinciale” non dispiace, purchè la mentalità non sia provinciale. La mentalità provinciale deve essere di chi ha fame, di chi ha voglia, di chi sa che l’ultima stagione non è stata positiva, però la mentalità non può essere provinciale sul mercato, sugli acquisti. De Laurentiis si è reso conto che è il momento di abbassare i toni. È uscito dal confronto con Benitez con le ossa rotta. È stato furbo, antipatico, ma alla fine chi ha vinto è stato Benitez andando al Real Madrid. Su Saponara, Hysaj e Valdifiori? 23 milioni di euro mi sembrano troppi. Non discuto Saponara, chè è un ottimo giocatore e l’avrei preso di corsa ma non a quelle cifre, ma visto che si tratta per tre giocatori, avrei cercato di abbassare un pò le richieste. Questi calciatori fanno felice Sarri, perchè sono i suoi fedelissimi, ragazzi giovani che devono ancora imparare delle cose e che possono farlo bene a Napoli. La piazza deve smetterla di pensare a nomi clamorosi e altisonanti. Ci vuole qualche innesto in difesa, certezza sulla situazione di Higuain. Non sono così convinto resti Gabbiadini, che ha molte richieste soprattutto dall’Inghilterra, così come non sono convinto della permanenza di Higuain. Il silenzio del calciatore e del suo procuratore è preoccupante. In un momento del genere, di profonda crisi, bisogna chiedere al calciatore definitivamente la sua volontà. I giocatori devono rendersi conto che le responsabilità, quando si firma un contratto, non sono solo quando si va a ritirare lo stipendio, ma anche nell’esprimere la proprio volontà. Non può star zitto, bisogna sedersi a un tavolo e parlare. Su Zuniga? È un gran giocatore, fa arrabbiare il fatto che sia entrato in forma adesso. In questo momento Zuniga ha l’adrenalina in corpo, ha il Brasile davanti, e sta facendo il massimo. Mi sarei aspettato lo stesso rendimento anche nel corso della stagione con il Napoli. Il grave errore del Napoli dello scorso anno è stato rimandare l’irrimandabile. La partita della vita era la partita col Bilbao, il preliminare di Champions. Era in funzione di quella partita che si doveva investire, era quello il salto di qualità, ora al Napoli restano “pane e cipolle”.”
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