Arrigo Sacchi, intervenuto ai microfoni di Radio Kisskiss Napoli, ha parlato del suo libro “Calcio totale” nel quale racconta la sua filosofia calcistica. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Volevo parlare della mia idea di calcio, la Mondadori mi aveva cercato da tempo. Ho accettato e per 6,7 mesi abbiamo lavorato a questo progetto. Al calcio ho dato tutto e ho ricevuto tantissimo. Sin dai tempi di Fusignano. Nel libro cerco di esprimere quelle che sono state le cose che mi hanno consentito di raggiungere traguardi inaspettati. Il calcio per me era qualcosa che doveva far divertire gli spettatori. La vittoria è importante ma non senza merito. Una vittoria senza bellezza rimane solo nell’almanacco, gli altri vincevano. Io ho sempre cercato di vincere e convincere. Io credo nella libertà e non ho mai avuto barriere come bramosia di successo e guadagno. L’Italia è un paese che vive di passato, venivo visto come attentatore alla conoscenza. Sono andato controcorrente facendo una gran fatica. Sono stato anche molto fortunato a trovare società pazienti e persone disponibili e generose con cui lavorare. In un capitolo metto al primo posto le persone con il loro impegno e disponibilità. Importanti anche le società pronte a supportarti senza toglierti spazio e libertà. Per me il gioco totale era al centro di tutto”.
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