Ora pensiamo al Crotone, per i quarti di Champions ci sarà tempo». Parola del ds della Roma Monchi che è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale del club giallorosso. «Trovare la motivazione per giocare la possibilità di andare ai quarti di Champions League non è difficile, ma dopo l’adrenalina di una partita così tornare al campionato e giocare contro una squadra complicata può essere difficile. Io cinque minuti dopo la partita, parlando a una radio spagnola, pensavo già al Crotone. Ricordiamoci della partita di Verona dopo la qualificazione agli ottavi di Champions. Se vogliamo arrivare a essere più grandi, dobbiamo gestire situazioni come queste, giocando allo stesso livello in ogni gara, soprattutto a livello di motivazioni. Se non vinceremo a Crotone sarà un casino», ha proseguito il dirigente romanista.
Monchi ha parlato dell’entusiasmo in città dopo la vittoria contro lo Shakhtar: «Se la squadra non vince è normale che arrivino le critiche, se vinci arrivano gli elogi. Il calcio è così. Io penso sempre di partita in partita. Quanto imparo dai miei errori? Tanto visto che ne ho fatti tanti in carriera. Ad esempio Hector Moreno: ero convinto che potesse fare al caso della Roma e invece non è stato così. Alisson? Lui trasmette tranquillità, serenità, equilibrio e questo per un portiere è fondamentale. Se ero più forte io quando giocavo in porta? Macché, quando scendevo in campo io dicevano che dovevano fare un gol in più perché Monchi era il portiere».
Il ds ha introdotto il capitolo sorteggio di Champions, in programma domani alle 12 a Nyon: «Adesso è difficile per tutti in Champions, chiunque trovi sarà una battaglia. Avete visto Messi ieri sera? Poi c’è il Real Madrid che è costruito per vincere tutto, poi la Juventus, il Bayern Monaco, il City che per me è la squadra più forte di tutte. A Roma vogliono tutti il Siviglia, a Siviglia vogliono tutti la Roma. E’ una cosa normale. Mio figlio ha visto su Twitter una foto con le 8 squadre che parteciperanno alla Champions ed era contento come me. Se la Roma viene raccontata male? A livello sportivo dobbiamo ancora crescere ma io ho trovato una società moderna, forte, la crescita deve essere verticale, anche orizzontale, soprattutto nei momenti di difficoltà. Il mio lavoro? Parlo tutti i giorni con Di Francesco, con Totti. La mattina sto con la squadra, poi pianifico il futuro», ha concluso Monchi.
Fonte: corrieredellosport.it
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