Napoli e Juventus si sfideranno due volte nel giro di tre giorni, tra campionato e Coppa Italia. A parlare della doppia sfida ci ha pensato Leandro Rinaudo, ex difensore che ha vestito entrambe le maglie, attraverso le frequenze di TMW Radio.
Sarri ha meritato la Panchina d’oro? “Credo di sì, è un allenatore che ha fatto la gavetta. È una persona umile, credo che sia un atto dovuto e gratificante per il mister. Riesce a esprimere sempre un bel gioco, di qualità. È molto bravo a modificare alcuni aspetti tattici quando non aveva soluzioni, tipo come con Milik dopo l’infortunio. Credo che sia un allenatore venuto fuori negli anni, merita una piazza come Napoli e anche questi riconoscimenti”.
Lui era partito col 4-3-1-2, poi ha capito che il Napoli si esprimeva meglio col 4-3-3. “Non è integralista, è stato bravo a modificare l’aspetto tattico. Ha modificato la squadra in base ai calciatori a sua disposizione”.
Le piace questa Juventus più propositiva? “Allegri è stato intelligente a cambiare modulo, ma ci sono due differenze tra lui e Sarri nel cambio tattico. Sarri ha riproposto il 4-3-3 dell’anno passato con Higuain al centro, poi col ko di Milik è passato al falso nueve con Mertens protagonista. Allegri aveva un calciatore in più da non lasciare fuori, Mandzukic era importante per fisicità e carattere. Allegri s’è inventato un nuovo modulo, avendo risposte positive”.
Crede che la Juventus possa puntare alla Champions? “I bianconeri sono cresciuti tanto come impatto in Europa, non so se possa arrivare in finale ma giocare ogni anno in Champions aiuta a crescere. La Juve ha trovato consapevolezza nei propri mezzi, ma la squadra può dire la sua anche in Europa”.
Crede che Allegri resterà ancora alla Juve? “Credo che possa cambiare panchina, alla fine Allegri ha dato tanto. Dopo un determinato periodo, se non si cambia qualcosa, può succedere qualcosa. La Juve s’è rinforzata tantissimo per la Champions con Dani Alves, Higuain e Pjanic. Il prossimo anno potrebbe cambiare qualcosa in panchina”.
Cosa ne pensa del caso Barzagli? “Mi ha sorpreso tantissimo perché lo conosco dai tempi di Palermo, l’ho ritrovato alla Juve e siamo in contatto. È un professionista esemplare, vive per il suo lavoro e per la sua famiglia. Può darsi che è andato a cena con la famiglia, credo che situazioni del genere vengano amplificate perché non si conoscono le dinamiche e l’orario. Non credo che Barzagli abbia potuto fare una cosa del genere, proprio perché conosco Andrea e so come la pensa”.
Problema social? “La colpa è nostra, infatti io ho smesso di usarli. La colpa è nostra che diamo possibilità agli altri di spiarci. Credo che gli altri siano liberi di fare ciò che vogliono, il nostro mondo è delicato e bisogna riservarlo senza dare la possibilità alla gente di parlare. Perché le persone parlano già senza motivo, figuriamoci se hanno queste possibilità”.
Conoscendo Barzagli, quanto è arrabbiato per questa situazione? “Credo sia deluso, perché magari qualcuno ha un’idea sbagliata di lui dopo che ha lavorato tanto su ogni fronte. Magari si dà per scontato che un calciatore sta bene perché ha i soldi, magari non è così perché le mogli a casa fanno un lavoro allucinante. Ti sopportano e supportano, portare avanti la famiglia non è possibile soltanto con i
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro