Sul sopracciglio: “E’ incontrollabile (ride, ndr)”.
I due conduttori intonano il coro ‘Abbiamo un sogno nel cuore’, Carletto conclude: “Napoli torna campione”.
Un messaggio per gli abitanti di Dimaro, colpiti da una esondazione. “Un saluto affettuoso, spero che tutto si risolva al più presto. Ci vedremo il prossimo anno”.
La parola ‘scudetto’ può essere pronunciata? “E’ un sogno e per fortuna non è una utopia. I sogni si possono raggiungere, le utopie no”.
Sul figlio Davide Ancelotti come suo vice: “E’ un rapporto costante e continuo, diverso da quello che potrei avere con un altro vice. Io e mio figlio ci sentiamo anche fuori dal lavoro e parliamo sempre di allenamenti. E’ un rapporto diverso. Ci sono stati confronti su questo. Mi trovo bene con i calciatori, con lo staff, con i massaggiatori. Abbiamo creato una bella famiglia e questo può darci dei vantaggi”.
Lei ha scelto Napoli. “E’ Napoli che ha scelto me. Quando vivi poi in città come Londra e Monaco, apprezzi veramente città come Napoli”.
Todibo? “È un buon giocatore, giovane e bravo. È un giocatore di un club importante. Il club è molto attento, abbiamo una struttura efficiente coordinata da Giuntoli che segue tutte le novità che saltano fuori.”
“Momento chiave della stagione? Determinerà ciò che può essere la seconda parte della stagione. “
Chiamata per tempo al Var? “C’è l’intenzione di utilizzarla di più, ciò che manca è questo. Come tutte le cose nuove c’è bisogno di esperienza nell’applicazione. Alla fine resta la decisione dell’arbitro, il Var non può decidere. Deve aiutare l’arbitro. Bisogna continuare, perfezionarlo e utilizzarlo un po’ di più. E gli arbitri sono sulla stessa linea.”
Var in Champions? “Mi piacerebbe, ma sono in ritardo. Dagli ottavi finali di Champions ci sono arbitri con grande esperienza. La Var li può aiutare. Negli ultimi tempi ci sono stati troppi errori determinanti. Con un errore agli ottavi sei fuori dall’Europa…”
Marotta? “È un dirigente serio e competente, con esperienza. Farà bene anche all’Inter.”
Galliani? “Abbiamo avuto sempre un rapporto benissimo. Con Berlusconi ha costruito un grandissimo Milan, di cui sono stato calciatore e allenatore. È stato un grandissimo dirigente.”
Fortuna necessaria per vincere? “Sì, ci vuole. Ci vogliono tante componenti, questa ne è una. E io sono fortunato.”
Scudetto? “Non è il momento di fare calcoli. Il campionato è iniziato da poco, siamo partiti bene e possiamo fare meglio. Un primo bilancio si può fare a fine girone d’andata, anche in base al girone di Champions.”
O surdato ‘nnammurato? “Se vinciamo qualcosa, sicuramente la canto. Ho cantato ovunque, in Germania, Spagna, Inghilterra. A San Siro ho cantato una canzone dei tifosi del Milan. Spero di cantare anche a Napoli. Mi piacerebbe anche imparare una poesia, la ‘Livella di Totò. Mi piacerebbe impararla.”
Maradona? “Il giocatore più difficile da incontrare. Anche il più corretto e onesto. Qualche volta bisognava adattarsi anche in modo poco corretto, ma lui non si è mai lamentato.”
Cavani? “Mai dire mai. A me piace allenare i calciatori bravi…”
Campionato più difficile? “Il campionato inglese è livellato verso l’alto. Nello spagnolo ci sono tre grandi club, quello italiano credo sia il più difficile.”
Insigne attaccante centrale? È un’idea che mi è venuta dopo la partita con la Sampdoria, per dargli la possibilità di rifiatare un po’ di più e un po’ la fase difensiva.”
Hamsik regista? “Più facile metterlo regista che imparare a fare la genovese.”
Cucina? “Mi piace cucinare, cerco di cucinare io. Sopratutto nel tempo libero. Adoro il salato più del dolce, non so ancora cucinare la genovese.”
Pizza? “Quando la mangi a Napoli, così come la mozzarella, sai che non la mangerai più altrove.”
Io e De Laurentiis? “Siamo innamorati, non abbiamo mai discusso finora. Siamo sempre andati d’accordo su tutto. C’è grande rispetto reciproco.”
Napoli? “Mi piace molto, mi trovo molto bene. È un bell’ambiente. Napoli ha viste uniche.”
Bacio ad Insigne? “Il bacio ai calciatori è un segno di affetto, riconoscenza, o di supporto. Dipende dai momenti e dalle situazioni.”
Io in Cina? “No, non ci andrei. Ad allenare no, in vacanza forse sì.”
Restare qui a lungo? “Me lo auguro.”
Cucina? “I tortellini fanno parte della mia tradizione. Pizza? Ho iniziato a mangiarla, per fare il tour delle pizzerie ci vuole un po’ di tempo.”
Il giocatore più disordinato che ho avuto? “La disciplina c’è, c’è sempre quello un po’ più sbadato. Mario Rui è un rompi….”
Koulibaly? “Ci vogliono due tre Insigne per fare un Koulibaly!””
Cantare negli spogliatoi? “Il canto fa gruppo, poi è la mia seconda passione dopo il calcio. Mi piace molto cantare e non ho nessun problemi.”
Io nel cuore dei tifosi di tutte le mie ex squadre? “Quasi tutti, sono contento di questo. Spero di lasciare un bel ricordo anche qui.”
Ecco le parole di Ancelotti:
Gentili lettori, benvenuti al live dell’intervista a Radio Kiss Kiss di Carlo Ancelotti. Alle 17.30 il tecnico azzurro sarà ospite negli studi della radio ufficiale del Napoli, dopo l’intervento di stamattina del Presidente De Laurentiis (clicca qui per rileggere le sue dichiarazioni).
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