Pierluigi Pardo di Premium Sport è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sulla Coppa Italia e su Roma-Cesena? La Roma non ha giocato bene, il rigore concesso è stato molto generoso. La Roma avrà una settimana difficile, con Inter-Lazio-Napoli in sei giorni. Il discorso del calendario affollato e impegnativo quindi vale un pò per tutti. La Coppa Italia da qualche anno ha trovato una formula che funziona, le grandi sono blindate. Giocano in casa fino ai quarti. È vero che in termini televisivi ci saranno quattro grandissimi scontri in semifinale. È un prodotto che funziona. Non è una competizione che favorisce le sorprese. Sul mercato appena finito? Il mercato di gennaio è decisamente minore, il Napoli toglie Gabbiadini ed entra Pavoletti che dovrebbe essere più adatto nel sostituire Milik. Non è nelle migliori condizioni fisiche, è entrato tardi nella partita con il Palermo. Pensavo entrasse prima, all’intervallo. Potrebbe essere un fatto puramente di condizione fisiche, potrebbe esserci anche il fatto che Sarri prima di cambiare ci pensa tanto. La formula coi piccoli ha funzionato. Mi piace come calciatore, ha sempre segnato tanto però non ho ancora un’idea chiarissima sul fatto che possa essere titolare o un’alternativa. Per altro sta per rientrare Milik. Sulla giornata di domenica? Il campionato può ancora riservare qualcosa, la Juve ha ancora due scontri diretti da giocare e non è la Juventus di Conte. Non vedo una Juve che va a + 15. La fuga della Juventus non la vedo, ma non vedo nemmeno le avversarie a ridosso. Però vedo la Juve che vince il campionato serenamente. Juve-Inter sarà una bella partita, anche se vedo i bianconeri favoriti. L’Inter ha fatto dei passi in avanti con Pioli, ha faticato tanto contro la Lazio lasciando in panchina Icardi e Gagliardini. È vero che l’Inter ha vinto sette partite consecutive, ma sono arrivate contro squadre abbordabili e le prime quattro non sono state proprio convincenti. Sono curioso di vedere l’Inter da qui in poi. Sette vittorie sono sempre un bel bottino, se però l’Inter fa risultato a Torino cambiano gli scenari. La Juve è favorita però. Sugli addii al veleno nei confronti di Sarri di Gabbiadini ed El Kaddouri? Gabbiadini ha delle responsabilità e lo sa anche lui. È un talento, bravissimo ragazzo ma poteva fare di più. Quando si doveva far trovare pronto, non ha dato quello che doveva dare. In generale, Sarri lo conosciamo. Rivediamo il minutaggio di Mertens dello scorso anno. Non era il Mertens di quest’anno, ma non aveva avuto tante possibilità. Sarri ha i suoi fedelissimi, un pò come Mazzarri. Ci sono altri allenatori, come ad esempio Allegri che fanno più turnover per tenere alto i livelli del gruppo con tutti i rischi del caso. Sarri insiste sui soliti, è un fatto d’impostazione. Se poi esci dal giro come nel caso di Gabbiadini o di El Kaddouri, è normale che poi ti rode. Non c’è niente di clamoroso o offensivo, i risultati alla fine poi danno ragione a Sarri e il suo approccio è quello. È abituato ad avere 14 titolari, non 25. Quest’anno sta migliorando anche perchè ha più qualità a disposizione.”
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